La 31enne risulta tra le vittime dell'attentato di lunedì scorso. Intanto prosegue la caccia ad Anis Amri.
E' morta Fabrizia Di Lorenzo, la ragazza italiana che risultava dispersa dopo la strage di Berlino del 20 dicembre. A darne conferma è stato il ministro degli Esteri Angelino Alfano: "La magistratura tedesca, così come ha comunicato il ministero degli Affari esteri della Germania, ha esaurito le verifiche necessarie e purtroppo, ormai, c'è la certezza che, fra le vittime, c'è l'italiana Fabrizia Di Lorenzo. Sono affettuosamente vicino alla famiglia e ai suoi cari, condividendone l'immenso dolore".
"L'Italia ricorda Fabrizia Di Lorenzo, cittadina esemplare uccisa dai terroristi. Il Paese si unisce commosso al dolore della famiglia", scrive su Twitter il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, dopo la conferma da Berlino.
"La notizia della identificazione di Fabrizia Di Lorenzo tra le vittime della strage di Berlino conferma i peggiori timori dei giorni scorsi. Il dolore per la sua morte è grande. Ancora una volta una nostra giovane connazionale rimane, all'estero, vittima della insensata ed esecrabile violenza del terrorismo. Esprimo ai genitori e al fratello di Fabrizia la solidarietà e la vicinanza di tutto il nostro Paese". Lo afferma in una nota il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
In Germania, la Bild ha intervistato Abdelkader Amri, uno dei fratelli di Anis Amri, il killer che lunedì sera ha ucciso 12 persone e ferite 48 lanciandosi con un tir contro il mercatino natalizio in Breitscheidplatz. Rintracciato in Tunisia, l'uomo lo ha invitato a consegnarsi alle autorità."Si era forse radicalizzato nel carcere italiano dopo che aveva lasciato la Tunisia", ha detto. "Se sarà provato che era coinvolto, non farà più parte della nostra famiglia".
"Speriamo di trovarlo presto - ha detto la cancelliera Angela Merkel parlando dalla sede della polizia federale criminale a Berlino -. E' noto da molto tempo alle forze dell'ordine, abbiamo ristretto il perimetro delle ricerche. Cerchiamo un terrorista estremista islamista". "E' il compito più importante che abbiamo, dobbiamo concentrare il lavoro sui modi efficaci per arrestare l'attentatore. Stiamo andando avanti con solerzia perché sappiamo che tutti sperano di avere novità presto", ha aggiunto.
Intanto nel paese serpeggia la polemica dopo il tweet di Lutz Bachmann, del movimento anti islamico e xenofobo Pegida, che due ore dopo l'attentato - alle 22:16 - aveva annunciato di avere informazioni riservate della polizia che puntavano a un "musulmano tunisino". Contemporaneamente la polizia affermava di aver fermato un pakistano ed il sospettato tunisino è uscito soltanto il giorno dopo.
Bachmann ha poi aggiunto, nonostante le smentite delle forze dell'ordine, che avrebbe avuto la notizia da un whistleblower, una fonte interna. Una questione affatto secondaria, dal momento che da mesi sta infuriando nel paese lo scandalo degli agenti scoperti come "Reichsbuerger", gruppi di estrema destra, e sospesi.
"L'Italia ricorda Fabrizia Di Lorenzo, cittadina esemplare uccisa dai terroristi. Il Paese si unisce commosso al dolore della famiglia", scrive su Twitter il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, dopo la conferma da Berlino.
"La notizia della identificazione di Fabrizia Di Lorenzo tra le vittime della strage di Berlino conferma i peggiori timori dei giorni scorsi. Il dolore per la sua morte è grande. Ancora una volta una nostra giovane connazionale rimane, all'estero, vittima della insensata ed esecrabile violenza del terrorismo. Esprimo ai genitori e al fratello di Fabrizia la solidarietà e la vicinanza di tutto il nostro Paese". Lo afferma in una nota il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
In Germania, la Bild ha intervistato Abdelkader Amri, uno dei fratelli di Anis Amri, il killer che lunedì sera ha ucciso 12 persone e ferite 48 lanciandosi con un tir contro il mercatino natalizio in Breitscheidplatz. Rintracciato in Tunisia, l'uomo lo ha invitato a consegnarsi alle autorità."Si era forse radicalizzato nel carcere italiano dopo che aveva lasciato la Tunisia", ha detto. "Se sarà provato che era coinvolto, non farà più parte della nostra famiglia".
"Speriamo di trovarlo presto - ha detto la cancelliera Angela Merkel parlando dalla sede della polizia federale criminale a Berlino -. E' noto da molto tempo alle forze dell'ordine, abbiamo ristretto il perimetro delle ricerche. Cerchiamo un terrorista estremista islamista". "E' il compito più importante che abbiamo, dobbiamo concentrare il lavoro sui modi efficaci per arrestare l'attentatore. Stiamo andando avanti con solerzia perché sappiamo che tutti sperano di avere novità presto", ha aggiunto.
Intanto nel paese serpeggia la polemica dopo il tweet di Lutz Bachmann, del movimento anti islamico e xenofobo Pegida, che due ore dopo l'attentato - alle 22:16 - aveva annunciato di avere informazioni riservate della polizia che puntavano a un "musulmano tunisino". Contemporaneamente la polizia affermava di aver fermato un pakistano ed il sospettato tunisino è uscito soltanto il giorno dopo.
Bachmann ha poi aggiunto, nonostante le smentite delle forze dell'ordine, che avrebbe avuto la notizia da un whistleblower, una fonte interna. Una questione affatto secondaria, dal momento che da mesi sta infuriando nel paese lo scandalo degli agenti scoperti come "Reichsbuerger", gruppi di estrema destra, e sospesi.
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