Il governo durerà finché avrà la fiducia del Parlamento. Il premier Paolo Gentiloni ha più volte ripetuto questa frase durante la conferenza stampa di fine anno. Sul piano internazionale ha definito fragile l’accordo sulla Siria ma ha chiesto che si parta da questo per pacificare il paese. Alessandro Guarasci
Radio Vaticana - Il governo Gentiloni continuerà sulla strada tracciata dall’esecutivo Renzi.
Dunque, Sud, giovani, rilancio del lavoro, e su questo fronte sono già stati creati 700 mila posti in più. Ma anche una revisione, non un’abolizione ,dei voucher. Poi un rafforzamento del ruolo dell’Italia in Europa, facendo partire il piano di redistribuzione dei migranti a livello continentale. Sulla legge elettorale il governo vuole che se ne occupi il Parlamento. E le tasse? E il reddito di inserimento? Il premier Gentiloni:
"Sinceramente io non sono in grado di fare oggi un discorso serio sulla riduzione dell’Irpef. Per quanto riguarda l’universalizzazione delle tutele, credo sia un obiettivo fondamentale. Sapete che negli ultimi anni si sono fatti dei passi in avanti… Una maggiore uniformità di uno strumento di tutela universale è assolutamente necessario".
Sul piano internazionale, Gentiloni dice che per il Medio Oriente servono due Stati, uno per la Palestina e un altro per Israele. Ed ancora, la Siria, col cessate il fuoco che entrerà in vigore a fine mese:
"Sinceramente io non sono in grado di fare oggi un discorso serio sulla riduzione dell’Irpef. Per quanto riguarda l’universalizzazione delle tutele, credo sia un obiettivo fondamentale. Sapete che negli ultimi anni si sono fatti dei passi in avanti… Una maggiore uniformità di uno strumento di tutela universale è assolutamente necessario".
Infine, Gentiloni conferma l’amicizia con gli Usa a guida Trump
Radio Vaticana - Il governo Gentiloni continuerà sulla strada tracciata dall’esecutivo Renzi.
Dunque, Sud, giovani, rilancio del lavoro, e su questo fronte sono già stati creati 700 mila posti in più. Ma anche una revisione, non un’abolizione ,dei voucher. Poi un rafforzamento del ruolo dell’Italia in Europa, facendo partire il piano di redistribuzione dei migranti a livello continentale. Sulla legge elettorale il governo vuole che se ne occupi il Parlamento. E le tasse? E il reddito di inserimento? Il premier Gentiloni:
"Sinceramente io non sono in grado di fare oggi un discorso serio sulla riduzione dell’Irpef. Per quanto riguarda l’universalizzazione delle tutele, credo sia un obiettivo fondamentale. Sapete che negli ultimi anni si sono fatti dei passi in avanti… Una maggiore uniformità di uno strumento di tutela universale è assolutamente necessario".
Sul piano internazionale, Gentiloni dice che per il Medio Oriente servono due Stati, uno per la Palestina e un altro per Israele. Ed ancora, la Siria, col cessate il fuoco che entrerà in vigore a fine mese:
"Sinceramente io non sono in grado di fare oggi un discorso serio sulla riduzione dell’Irpef. Per quanto riguarda l’universalizzazione delle tutele, credo sia un obiettivo fondamentale. Sapete che negli ultimi anni si sono fatti dei passi in avanti… Una maggiore uniformità di uno strumento di tutela universale è assolutamente necessario".
Infine, Gentiloni conferma l’amicizia con gli Usa a guida Trump
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