E’ iniziata in Iraq la dura offensiva dell’esercito regolare per riconquistare la parte occidentale di Mosul, ancora nelle mani del sedicente Stato islamico, dove oltre 750 mila persone sono intrappolate. A dare l’annuncio il premier Al Abadi che assicura: “libereremo i nostri cittadini dal terrore del Daesh”. L’Onu chiede ai Paesi vicini accoglienza e protezione per i civili in fuga. Cecilia Seppia: ascolta
Radio Vaticana - Le forze di Baghdad vanno avanti nell’offensiva per strappare anche il lato occidentale di Mosul dalle mani dell’Is e puntano dritto verso l’aeroporto. Due quartieri sarebbero già stati liberati, oltre alla centrale elettrica di Al Lazaka, stando al portavoce dell’esercito, che parla anche di dure perdite inflitte ai jihadisti. Qui nelle zone ad Ovest sono circa 350 mila i bambini intrappolati tra le bombe e i colpi incrociati, bisognosi di cure urgenti: la denuncia arriva dall’Ong Save The Children che chiede ai soldati iracheni e ai loro alleati, inclusi Gran Bretagna e Usa, di fare qualsiasi cosa per proteggere i piccoli e le famiglie evitando di colpire scuole e ospedali. L’Onu dal canto suo sollecita l’allestimento dei campi per ospitare i profughi.
Intanto due kamikaze dell’Is si sono fatti saltare in aria, uccidendo 3 persone e ferendone almeno 12 nei pressi di un ristorante ad Al Zuhur. E mentre arrivano all’Angelus le parole e le preghiere del Papa perché anche la cara popolazione irachena possa presto sperimentare la pace, sul web compaiono video shock che mostrano uomini con indosso l’uniforme delle forze di sicurezza pestare e uccidere civili inermi per le strade della città. Il premier Al Abadi chiede l’avvio un’indagine. Secondo il Guardian i filmati potrebbero non essere autentici.
Radio Vaticana - Le forze di Baghdad vanno avanti nell’offensiva per strappare anche il lato occidentale di Mosul dalle mani dell’Is e puntano dritto verso l’aeroporto. Due quartieri sarebbero già stati liberati, oltre alla centrale elettrica di Al Lazaka, stando al portavoce dell’esercito, che parla anche di dure perdite inflitte ai jihadisti. Qui nelle zone ad Ovest sono circa 350 mila i bambini intrappolati tra le bombe e i colpi incrociati, bisognosi di cure urgenti: la denuncia arriva dall’Ong Save The Children che chiede ai soldati iracheni e ai loro alleati, inclusi Gran Bretagna e Usa, di fare qualsiasi cosa per proteggere i piccoli e le famiglie evitando di colpire scuole e ospedali. L’Onu dal canto suo sollecita l’allestimento dei campi per ospitare i profughi.
Intanto due kamikaze dell’Is si sono fatti saltare in aria, uccidendo 3 persone e ferendone almeno 12 nei pressi di un ristorante ad Al Zuhur. E mentre arrivano all’Angelus le parole e le preghiere del Papa perché anche la cara popolazione irachena possa presto sperimentare la pace, sul web compaiono video shock che mostrano uomini con indosso l’uniforme delle forze di sicurezza pestare e uccidere civili inermi per le strade della città. Il premier Al Abadi chiede l’avvio un’indagine. Secondo il Guardian i filmati potrebbero non essere autentici.
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