Banche italiane e spread ancora osservati speciali. S&P taglia a C il rating dei bond subordinati di questa banca italiana, prevedendo un imminente salvataggio di Stato.
WSI - Nuovi rialzi dei tassi “potrebbero arrivare piuttosto presto”, sulla scia delle decisioni di politica economica che l’amministrazione Trump si appresta a varare. È questa la frase chiave delle minute della Fed, relative al meeting della banca centrale Usa del 31 gennaio-1° febbraio. Meeting che è stato ufficialmente il primo da quando il nuovo presidente americano Donald Trump ha preso ufficialmente il potere.
Così si legge nelle minute pubblicate nella giornata di ieri: “Molti partecipanti – al Fomc (il braccio di politica monetaria della Fed) hanno sottolineato che potrebbe essere appropriato alzare di nuovo i tassi sui fed funds piuttosto presto”, nel caso in cui idati sull’occupazione e sull’ inflazione dovessero essere “in linea o anche più solidi rispetto alle aspettative correnti”. Dalle minute è emersa tuttavia anche un’incertezza di fondo della Fed (oltre a una spaccatura tra i membri più falchi e quelli meno convinti sulla necessità di procedere subito a nuove manovre restrittive), visto che gli esponenti hanno anche rilevato che rimane poco chiaro l’impatto delle politiche che saranno adottate dalla Casa Bianca. Di conseguenza, secondo alcuni analisti, alla fine il tono delle minute non necessariamente dà per scontato un rialzo dei tassi nella prossima riunione della Fed di marzo. Il fattore incertezza ha frenato gli acquisti a Wall Street, ma la chiusura contrastata degli indici non ha impedito al Dow Jones di riportare un nuovo record per la nona sessione consecutiva, segnando la fase rialzista più duratura in trent’anni.
Mercati asiatici cauti, con il Nikkei della borsa di Tokyo ingessato a -0,04%. Male Shanghai, Hong Kong e Sidney, con ribassi di -0,30% circa. L’Italia rimane osservata speciale, anche e soprattutto dopo i chiari avvertimenti che sono arrivati dalla Commissione europea con il rapporto sul debito italiano con cui Bruxelles ha rinnovato il diktat della manovra correttiva da 3,4 miliardi di euro, pari allo 0,2% del PIL, pena l’avvio della procedura per infrazione. In una nota della Commissione sono state messe in rilievo tutte le debolezze dell’Italia, che opera in un “contesto di elevati crediti deteriorati” che affliggono l’intero settore bancario e di “disoccupazione“.
Il focus rimane dunque sulle banche italiane, alla luce anche della decisione di S&P 500 di abbassare il rating dei bond subordinati di Veneto Banca a C, per “la maggiore probabilità dell’attivazione del sostegno dello stato alla ricapitalizzazione della banca”. Occhio all’andamento dello spread Italia-Germania e dunque anche ai tassi sui BTP.
WSI - Nuovi rialzi dei tassi “potrebbero arrivare piuttosto presto”, sulla scia delle decisioni di politica economica che l’amministrazione Trump si appresta a varare. È questa la frase chiave delle minute della Fed, relative al meeting della banca centrale Usa del 31 gennaio-1° febbraio. Meeting che è stato ufficialmente il primo da quando il nuovo presidente americano Donald Trump ha preso ufficialmente il potere.
Così si legge nelle minute pubblicate nella giornata di ieri: “Molti partecipanti – al Fomc (il braccio di politica monetaria della Fed) hanno sottolineato che potrebbe essere appropriato alzare di nuovo i tassi sui fed funds piuttosto presto”, nel caso in cui idati sull’occupazione e sull’ inflazione dovessero essere “in linea o anche più solidi rispetto alle aspettative correnti”. Dalle minute è emersa tuttavia anche un’incertezza di fondo della Fed (oltre a una spaccatura tra i membri più falchi e quelli meno convinti sulla necessità di procedere subito a nuove manovre restrittive), visto che gli esponenti hanno anche rilevato che rimane poco chiaro l’impatto delle politiche che saranno adottate dalla Casa Bianca. Di conseguenza, secondo alcuni analisti, alla fine il tono delle minute non necessariamente dà per scontato un rialzo dei tassi nella prossima riunione della Fed di marzo. Il fattore incertezza ha frenato gli acquisti a Wall Street, ma la chiusura contrastata degli indici non ha impedito al Dow Jones di riportare un nuovo record per la nona sessione consecutiva, segnando la fase rialzista più duratura in trent’anni.
Mercati asiatici cauti, con il Nikkei della borsa di Tokyo ingessato a -0,04%. Male Shanghai, Hong Kong e Sidney, con ribassi di -0,30% circa. L’Italia rimane osservata speciale, anche e soprattutto dopo i chiari avvertimenti che sono arrivati dalla Commissione europea con il rapporto sul debito italiano con cui Bruxelles ha rinnovato il diktat della manovra correttiva da 3,4 miliardi di euro, pari allo 0,2% del PIL, pena l’avvio della procedura per infrazione. In una nota della Commissione sono state messe in rilievo tutte le debolezze dell’Italia, che opera in un “contesto di elevati crediti deteriorati” che affliggono l’intero settore bancario e di “disoccupazione“.
Il focus rimane dunque sulle banche italiane, alla luce anche della decisione di S&P 500 di abbassare il rating dei bond subordinati di Veneto Banca a C, per “la maggiore probabilità dell’attivazione del sostegno dello stato alla ricapitalizzazione della banca”. Occhio all’andamento dello spread Italia-Germania e dunque anche ai tassi sui BTP.
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