Durante l’udienza concessa oggi dal Sommo Pontefice agli evangelici tedeschi un chiaro invito al dialogo, fissando lo sguardo al comune messaggio salvifico.
Un cammino fatto di concordia, comunione e "senza rancori". Questo è il succo del discordo che oggi Papa Francesco ha letto in occasione dell'udienza con gli evangelici tedeschi. Cìò che è cominciato con la Riforma luterana ha "suscitato sviluppi che hanno portato a divisioni tra i cristiani”, sottolinea il Santo Padre. I tempi sono maturi per "superare gli ostacoli ancora esistenti, intensificando il dialogo teologico e rafforzando la collaborazione".
Un evidente messaggio volto ad appianare le divergenze, in funzione di un percorso quanto più lineare possibile, in pieno stile Bergogliano. “I credenti non si sono più sentiti fratelli e sorelle nella fede, ma avversari e concorrenti; per troppo tempo - continua Francesco - hanno alimentato ostilità e si sono accaniti in lotte, fomentate da interessi politici e di potere, talvolta senza nemmeno farsi scrupolo nell’usare violenza gli uni contro gli altri, fratelli contro fratelli”.
Le molteplici iniziative di quest'anno, volte alla promozione dell'ecumenismo, sono di certo un prolifico strumento per la mediazione. Dal congresso biblico congiunto per presentare insieme le nuove traduzioni della Bibbia, alla giornata ecumenica dedicata alla responsabilità sociale dei cristiani, sino al comune pellegrinaggio in Terra Santa, sono grandi passi verso la responsabilità.
Conclude il Successore di Pietro: "La riscoperta delle comuni sorgenti della fede, il risanamento della memoria nella preghiera e nella carità e la collaborazione concreta nel diffondere il Vangelo e servire i fratelli siano impulsi a procedere ancora più speditamente nel cammino".
di Dario Cataldo
Un cammino fatto di concordia, comunione e "senza rancori". Questo è il succo del discordo che oggi Papa Francesco ha letto in occasione dell'udienza con gli evangelici tedeschi. Cìò che è cominciato con la Riforma luterana ha "suscitato sviluppi che hanno portato a divisioni tra i cristiani”, sottolinea il Santo Padre. I tempi sono maturi per "superare gli ostacoli ancora esistenti, intensificando il dialogo teologico e rafforzando la collaborazione".
Un evidente messaggio volto ad appianare le divergenze, in funzione di un percorso quanto più lineare possibile, in pieno stile Bergogliano. “I credenti non si sono più sentiti fratelli e sorelle nella fede, ma avversari e concorrenti; per troppo tempo - continua Francesco - hanno alimentato ostilità e si sono accaniti in lotte, fomentate da interessi politici e di potere, talvolta senza nemmeno farsi scrupolo nell’usare violenza gli uni contro gli altri, fratelli contro fratelli”.
Le molteplici iniziative di quest'anno, volte alla promozione dell'ecumenismo, sono di certo un prolifico strumento per la mediazione. Dal congresso biblico congiunto per presentare insieme le nuove traduzioni della Bibbia, alla giornata ecumenica dedicata alla responsabilità sociale dei cristiani, sino al comune pellegrinaggio in Terra Santa, sono grandi passi verso la responsabilità.
Conclude il Successore di Pietro: "La riscoperta delle comuni sorgenti della fede, il risanamento della memoria nella preghiera e nella carità e la collaborazione concreta nel diffondere il Vangelo e servire i fratelli siano impulsi a procedere ancora più speditamente nel cammino".
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