"Ci stiamo attrezzando per la cyberguerra". Lo dice il capo di Stato maggiore della Difesa, generale Graziano, su La Repubblica.
Il generale parla anche di "reclutamento straordinaro" perché "tra i giovani ci sono delle grandi capacità", aggiunge "basta un hacker per mettere in crisi un sistema di computer".
Spiega ancora su Repubblica.it il generale Claudio Graziano, comandante di tutti i militari italiani: "Non avevamo compreso la dimensione della minaccia, ma ci stiamo attrezzando. Abbiamo creato il Cioc, Comando interforze operazioni cibernetiche, che è già in funzione e dal 2018 sarà a pieno regime.
Stiamo pensando anche a un reclutamento straordinario, e ho già dato direttive in tal senso, perché tra i giovani ci sono delle grandi capacità: basta un hacker per mettere in crisi un sistema di computer. Già oggi nella scuola di Chiavari abbiamo una sala per simulare azioni cyber, gestita in collaborazione con l'Università di Genova, ma dobbiamo cercare all'esterno queste professionalità, soprattutto negli atenei".
Il generale parla anche di "reclutamento straordinaro" perché "tra i giovani ci sono delle grandi capacità", aggiunge "basta un hacker per mettere in crisi un sistema di computer".
Spiega ancora su Repubblica.it il generale Claudio Graziano, comandante di tutti i militari italiani: "Non avevamo compreso la dimensione della minaccia, ma ci stiamo attrezzando. Abbiamo creato il Cioc, Comando interforze operazioni cibernetiche, che è già in funzione e dal 2018 sarà a pieno regime.
Stiamo pensando anche a un reclutamento straordinario, e ho già dato direttive in tal senso, perché tra i giovani ci sono delle grandi capacità: basta un hacker per mettere in crisi un sistema di computer. Già oggi nella scuola di Chiavari abbiamo una sala per simulare azioni cyber, gestita in collaborazione con l'Università di Genova, ma dobbiamo cercare all'esterno queste professionalità, soprattutto negli atenei".
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