Nella Cattedrale di Notre-Dame, venerdì 24 Marzo si terra “La notte dei testimoni. Veglia di preghiera per i cristiani perseguitati”. Lo scopo? “Attirare la pubblica attenzione sulla dura realtà della persecuzione contro i cristiani".
Un segnale che amplifichi un grido di aiuto troppo spesso relegato al silenzio. Venerdì 24 marzo Aiuto alla Chiesa che soffre Francia,organizzerà una veglia di preghiera, il cui scopo è “attirare la pubblica attenzione sulla dura realtà della persecuzione contro i cristiani e per impedire che sulle loro storie cali la consueta indifferenza”.
La caccia per le persecuzioni cristiane non è mai chiusa. Un'attività che non conosce sosta, anzi, sembra crescere a ritmo costante. Secondo l'Organizzazione non governativa "Oper Doors", sono 215 milioni i cristiani perseguitati per la loro fede, che giornalmente condividono con la paura di ripercussioni per essere seguaci della "Buona Novella".
Il direttore di Acs-Italia, Alessandro Monteduro, afferma: “La Corea del Nord mantiene il triste primato fra i Paesi che violano la libertà religiosa”. Anche il Niger non scherza, “Boko Haram sta espandendo costantemente il proprio raggio di azione. L’obiettivo della formazione terroristica è dar vita ad uno Stato islamico con la più rigida applicazione della sharia”. Discordo speciale per la Siria, Monteduro, che proprio oggi celebra una triste ricorrenza: il sesto anniversario dell’inizio della crisi.
Prima del 15 marzo 2011. il 10% della popolazione siriana era cristiana - ovvero 1,5 milioni. Secondo quanto stimato dalla diocesi cattolica caldea di Aleppo, nell'intera nazione, nel 2016 i cristiani di attestano a 500 mila unità. "Un fenomeno sottovalutato che - conclude Monteduro - in Europa desta l’attenzione solo quando si verifica qualche fatto di cronaca, ma una volta passato il clamore si ritorna alla consueta indifferenza".
di Dario Cataldo
Un segnale che amplifichi un grido di aiuto troppo spesso relegato al silenzio. Venerdì 24 marzo Aiuto alla Chiesa che soffre Francia,organizzerà una veglia di preghiera, il cui scopo è “attirare la pubblica attenzione sulla dura realtà della persecuzione contro i cristiani e per impedire che sulle loro storie cali la consueta indifferenza”.
La caccia per le persecuzioni cristiane non è mai chiusa. Un'attività che non conosce sosta, anzi, sembra crescere a ritmo costante. Secondo l'Organizzazione non governativa "Oper Doors", sono 215 milioni i cristiani perseguitati per la loro fede, che giornalmente condividono con la paura di ripercussioni per essere seguaci della "Buona Novella".
Il direttore di Acs-Italia, Alessandro Monteduro, afferma: “La Corea del Nord mantiene il triste primato fra i Paesi che violano la libertà religiosa”. Anche il Niger non scherza, “Boko Haram sta espandendo costantemente il proprio raggio di azione. L’obiettivo della formazione terroristica è dar vita ad uno Stato islamico con la più rigida applicazione della sharia”. Discordo speciale per la Siria, Monteduro, che proprio oggi celebra una triste ricorrenza: il sesto anniversario dell’inizio della crisi.
Prima del 15 marzo 2011. il 10% della popolazione siriana era cristiana - ovvero 1,5 milioni. Secondo quanto stimato dalla diocesi cattolica caldea di Aleppo, nell'intera nazione, nel 2016 i cristiani di attestano a 500 mila unità. "Un fenomeno sottovalutato che - conclude Monteduro - in Europa desta l’attenzione solo quando si verifica qualche fatto di cronaca, ma una volta passato il clamore si ritorna alla consueta indifferenza".
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