Ha già assunto toni più pacati il candidato premier dei Cinque Stelle Luigi Di Maio che con le sue parole finisce per far sì che il Movimento fondato da Beppe Grillo che da anti euro e populista diventa moderato.
Roma (WSI) – Parlando alla stampa, il vicepresidente della Camera nega che i Cinque Stelle vogliano uscire dall’Ue e indica il referendum sull’euro come ultima spiaggia.
“Se l’Unione Europea non vuole cambiare nulla, soprattutto quelle normative che hanno un impatto sulla nostra economia, allora chiederemo ai cittadini italiani se vogliono o meno rimanere nella zona euro. Spero che le istituzioni europee siano disposte a negoziare un altro tipo di unione (…). Noi vogliamo restare nell’Unione europea ma vogliamo cambiare alcuni trattati, vogliamo cambiare alcune regole” .
Già al Forum di Cernobbio, Di Maio – la cui presenza aveva irritato molti esponenti del Movimento tra cui il giudice Ferdinando Imposimato – aveva ridimensionato la sua idea di referendum.
“Il referendum sull’euro va usato come peso contrattuale e come via d’uscita nel caso in cui i paesi mediterranei non dovessero essere ascoltati in sede europea, ma noi non siamo contro la Ue”.
Di Maio parla già come un leader e annuncia quali sono le sue priorità elettorali: lavoro e start up- Nel corso della visita al Talent garden di Milano, il vicepresidente afferma:
“Questa mia prima uscita dopo l’elezione a candidato premier indica una priorità: dare il lavoro alle nuove generazioni, ma anche alle persone che lo perdono a causa del progresso tecnologico e devono essere reinseriti (…) Il nostro primo problema sarà fare investimenti nei settori innovativi”.
Roma (WSI) – Parlando alla stampa, il vicepresidente della Camera nega che i Cinque Stelle vogliano uscire dall’Ue e indica il referendum sull’euro come ultima spiaggia.
“Se l’Unione Europea non vuole cambiare nulla, soprattutto quelle normative che hanno un impatto sulla nostra economia, allora chiederemo ai cittadini italiani se vogliono o meno rimanere nella zona euro. Spero che le istituzioni europee siano disposte a negoziare un altro tipo di unione (…). Noi vogliamo restare nell’Unione europea ma vogliamo cambiare alcuni trattati, vogliamo cambiare alcune regole” .
Già al Forum di Cernobbio, Di Maio – la cui presenza aveva irritato molti esponenti del Movimento tra cui il giudice Ferdinando Imposimato – aveva ridimensionato la sua idea di referendum.
“Il referendum sull’euro va usato come peso contrattuale e come via d’uscita nel caso in cui i paesi mediterranei non dovessero essere ascoltati in sede europea, ma noi non siamo contro la Ue”.
Di Maio parla già come un leader e annuncia quali sono le sue priorità elettorali: lavoro e start up- Nel corso della visita al Talent garden di Milano, il vicepresidente afferma:
“Questa mia prima uscita dopo l’elezione a candidato premier indica una priorità: dare il lavoro alle nuove generazioni, ma anche alle persone che lo perdono a causa del progresso tecnologico e devono essere reinseriti (…) Il nostro primo problema sarà fare investimenti nei settori innovativi”.
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