I Missionari di Scheut (CICM), Congregazione del Cuore Immacolato di Maria, offrono assistenza sanitaria alle vittime dell'HIV e AIDS in Zambia: molti di loro sono orfani, bambini senzatetto che non hanno accesso all'assistenza sanitaria.
Kabwe Agenzia Fides - Nel 2007 è arrivato in Zambia il missionario belga p. Pierre Ruquoy. Giunto nel paese africano in seguito a ripetute minacce di morte e all’espulsione dalla Repubblica di Santo Domingo, la CICM lo ha inviato in missione nella provincia centrale dello Zambia, dove non esisteva nulla, non c’era una parrocchia, una chiesa. In questo luogo davvero inospitale il missionario ha fondato il Sunflower, un orfanotrofio che attualmente ospita oltre un centinaio di bambini e offre cibo e un ricovero ai piccoli più vulnerabili.
Il sacerdote finora si è dedicato alla cura degli orfani dell'AIDS, dando loro speranza e istruzione nel tentativo di contribuire alla ricostruzione dello Zambia.
Per gravi motivi di salute, attualmente padre Pierre si trova in Belgio e, consapevole delle sue condizioni, ha raccontato a Fides gli ultimi giorni trascorsi nella savana prima di partire per essere sottoposto ad un intervento chirurgico nel suo paese natale. E ha consegnato una sorta di testamento spirituale: “La nostra vita è nelle mani di Dio e non sappiamo come o quando passeremo la porta per il Regno dei cieli. Di fronte alla mia situazione di salute, non mi illudo troppo e cerco di convincermi che forse è giunto il momento di iniziare una nuova fase della mia vita” racconta p. Pierre. “Sono stati giorni davvero speciali, quando leggerete queste righe, spero di essere ancora vivo nella mia terra natia in pieno recupero dalla rimozione di un tumore canceroso. E, come nel 2006, gli zambiani mi accolsero con ‘Benvenuto qui!’, ora è il momento di farli sfilare di fronte a me per augurarmi ‘buon viaggio e buona fortuna’. Sono loro che mi presenteranno a Cristo Gesù. Come per tutte le cose importanti, questa processione colorata con molta emozione, è stata fatta ballando, al ritmo dei tamburi”, ha concluso il missionario.
P. Ruquoy aveva trascorso circa 30 anni della sua vita in missione nella Repubblica di Santo Domingo, in una zona che si chiama Barahona, al confine con Haiti. Ha vissuto in un bateye, le piantagioni di canna da zucchero dove vivono i raccoglitori di canna, lasciando il paese nel 2005. Lo Zambia ospita oltre un milione di bambini orfani, la maggior parte dei quali non riceverà mai un'educazione o un'assistenza sanitaria legittima. Pur essendo un paese ricco di risorse naturali, la maggior parte dei suoi abitanti è costretta a lavorare nei campi. Oltre il 60% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà e il fenomeno della corruzione è davvero dilagante. La Chiesa cattolica è fortemente presente in Zambia da oltre 100 anni (vedi Fides 22/7/2017), impegnata in attività sociali e politiche. (CH/AP) (7/5/2018 Agenzia Fides)
Kabwe Agenzia Fides - Nel 2007 è arrivato in Zambia il missionario belga p. Pierre Ruquoy. Giunto nel paese africano in seguito a ripetute minacce di morte e all’espulsione dalla Repubblica di Santo Domingo, la CICM lo ha inviato in missione nella provincia centrale dello Zambia, dove non esisteva nulla, non c’era una parrocchia, una chiesa. In questo luogo davvero inospitale il missionario ha fondato il Sunflower, un orfanotrofio che attualmente ospita oltre un centinaio di bambini e offre cibo e un ricovero ai piccoli più vulnerabili.
Il sacerdote finora si è dedicato alla cura degli orfani dell'AIDS, dando loro speranza e istruzione nel tentativo di contribuire alla ricostruzione dello Zambia.
Per gravi motivi di salute, attualmente padre Pierre si trova in Belgio e, consapevole delle sue condizioni, ha raccontato a Fides gli ultimi giorni trascorsi nella savana prima di partire per essere sottoposto ad un intervento chirurgico nel suo paese natale. E ha consegnato una sorta di testamento spirituale: “La nostra vita è nelle mani di Dio e non sappiamo come o quando passeremo la porta per il Regno dei cieli. Di fronte alla mia situazione di salute, non mi illudo troppo e cerco di convincermi che forse è giunto il momento di iniziare una nuova fase della mia vita” racconta p. Pierre. “Sono stati giorni davvero speciali, quando leggerete queste righe, spero di essere ancora vivo nella mia terra natia in pieno recupero dalla rimozione di un tumore canceroso. E, come nel 2006, gli zambiani mi accolsero con ‘Benvenuto qui!’, ora è il momento di farli sfilare di fronte a me per augurarmi ‘buon viaggio e buona fortuna’. Sono loro che mi presenteranno a Cristo Gesù. Come per tutte le cose importanti, questa processione colorata con molta emozione, è stata fatta ballando, al ritmo dei tamburi”, ha concluso il missionario.
P. Ruquoy aveva trascorso circa 30 anni della sua vita in missione nella Repubblica di Santo Domingo, in una zona che si chiama Barahona, al confine con Haiti. Ha vissuto in un bateye, le piantagioni di canna da zucchero dove vivono i raccoglitori di canna, lasciando il paese nel 2005. Lo Zambia ospita oltre un milione di bambini orfani, la maggior parte dei quali non riceverà mai un'educazione o un'assistenza sanitaria legittima. Pur essendo un paese ricco di risorse naturali, la maggior parte dei suoi abitanti è costretta a lavorare nei campi. Oltre il 60% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà e il fenomeno della corruzione è davvero dilagante. La Chiesa cattolica è fortemente presente in Zambia da oltre 100 anni (vedi Fides 22/7/2017), impegnata in attività sociali e politiche. (CH/AP) (7/5/2018 Agenzia Fides)
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