Dal 1211, anno della consacrazione di Chiara d’Assisi, ad oggi si sono delineate tante espressioni del suo carisma. Il nostro percorso clariano oggi ci conduce a Bari, per conoscere la realtà delle Clarisse francescane missionarie del SS. Sacramento, attraverso le parole di suor Vittoria Sechi.
Sentirsi Clarissa, essere Clarissa non è dato da una dimensione esterna, materiale, di spazio o di luogo, ma è molto più, è una realtà più profonda, essenzialmente interiore e spirituale, che costituisce la propria identità in Dio. Io credo che la nostra fondatrice Madre Serafina Farolfi (1853 – 1917), oggi Venerabile, abbia sapientemente racchiuso la sintesi del nostro essere Clarisse nel nome che ha voluto dare al suo Istituto, quando nel 1898 insieme alle sue sorelle ha abbracciato la Regola di S. Chiara approvata da Innocenzo IV, con le Costituzioni adattate alla vita attiva: “Clarisse Francescane Missionarie del SS.mo Sacramento”. Unire in un solo cuore e in un solo respiro Chiara e Francesco, due orme di un unico passo, voci armoniche di un unico canto… Unire e sintetizzare in sé il vivere di Chiara e il vivere di Francesco
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