Il nuovo pontefice è il Cardinale Robert Francis Prevost, col nome di Leone XIV
Il nuovo Papa concede l'Indulgenza Plenaria, secondo la forma stabilita dalla Chiesa.
"E' deplorevole che un mese e mezzo dopo la conversazione con il Patriarca Kirill, Papa Francesco abbia scelto il tono sbagliato per trasmettere il contenuto di questa conversazione".
Così una nota della Chiesa ortodossa russa. Bergoglio ha riferito al Corriere della Sera di aver detto a Kirill, tra le altre cose, che "il Patriarca non può trasformarsi nel chierichetto di Putin". La nota continua: "È improbabile che tali dichiarazioni possano contribuire all'instaurazione di un dialogo costruttivo tra la Chiesa cattolica romana e la Chiesa ortodossa russa, che è particolarmente necessario in questo momento”.
Il Patriarca Kirill ha deciso di rendere pubblico integralmente il dialogo avvenuto con Papa Francesco il 16 marzo scorso:
"La ringrazio per l'opportunità di organizzare questo colloquio. Quando ci siamo incontrati a Cuba nel 2016, Le ho detto che ci siamo incontrati in un momento giusto e in un posto giusto. E sebbene ora il nostro colloquio avvenga tramite mezzi di comunicazione a distanza, sono convinto che stiamo parlando di nuovo in un momento giusto. Con il Suo permesso, vorrei condividere con Lei la mia visione della situazione difficile che viviamo attualmente. Certo, viviamo in campi informativi diversi: i media occidentali non hanno parlato o quasi di alcuni fatti sui quali vorrei attirare la Sua attenzione’".
Il Papa torna a invocare la pace in un messaggio inviato al "Pellegrinaggio interreligioso di solidarietà per il popolo ucraino", partito dalla Romania e concluso oggi nella città ucraina di Chernivts, primo avvenimento autorizzato dall’inizio del conflitto: dobbiamo alzare la nostra voce con forza per chiedere, in nome di Dio, la fine di queste azioni abominevoli.
Federico Piana - Città del Vaticano
VaticanNews - “La sofferenza arrecata a tante persone deboli e indifese; i numerosi civili massacrati e le giovani vittime innocenti; la fuga disperata di donne e bambini… Tutto ciò scuote le nostre coscienze e ci obbliga a non tacere, a non rimanere indifferenti di fronte alla violenza di Caino e al grido di Abele ma ad alzare la nostra voce con forza per chiedere, in nome di Dio, la fine di tali azioni abominevoli”. Papa Francesco torna a implorare la pace in un messaggio inviato agli organizzatori e ai partecipanti del Pellegrinaggio interreligioso di solidarietà con il popolo ucraino,
... (continua)Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano
Vatican News -Tra le inconfondibili linee e arcate del Colosseo, in un luogo dove migliaia di persone hanno subito, in passato, il martirio per essere rimasti fedeli a Cristo, la Croce abbraccia i dolori del mondo, scosso dalla pandemia e da conflitti. La guerra in Ucraina è oggi una “via dolorosa” dove la voce carica di dolore di vittime e profughi, tra cui donne e bambini, interpella il cuore di ogni uomo, soprattutto di chi può e deve promuovere la pace.
Città del Vaticano (AsiaNews) - In Ucraina “scorrono fiumi di sangue e lacrime”, quella che si sta combattendo non è “solo una operazione militare” ma “una guerra che semina morte, distruzione e miseria”. Le vittime sono “sempre più numerose” come “le persone in fuga, specialmente le mamme e i bambini”. Oggi all’Angelus papa Francesco è tornato a condannare con parole durissime la guerra - giunta al decimo giorno - lanciata dalla Russia all’Ucraina, un Paese che definisce “martoriato” e in cui “cresce drammaticamente di ora in ora” la necessità di “assistenza umanitaria”. A conclusione della preghiera mariana, il pontefice ha rivolto una lunga riflessione sul conflitto alle porte dell’Europa e che definisce “una pazzia” che genera solo “crudeltà”.
Incontro previsto a Istanbul il 15 maggio In vista dell'incontro previsto a Istanbul il 15 maggio, il presidente ucraino Volody...