da Radio Vaticana
Erano circa 5 mila i cattolici scesi in piazza ad Hanoi per chiedere la restituzione dell’edificio che ospitava il delegato apostolico. Nella notte di Natale, portando in mano candele accese, i manifestanti hanno attraversato la città pregando e chiedendo pacificamente al governo di restituire alla Chiesa la costruzione di proprietà dell’arcivescovado. Una richiesta che – riporta l’agenzia AsiaNews - segue la lettera pastorale diffusa lo scorso 15 dicembre dall’arcivescovo della capitale, mons. Joseph Ngo Quang Kiet, e che è stata formalizzata, il 23 del mese, con una petizione alle autorità governative locali. “Le autorità locali usano terreni ed edifici legalmente dei cattolici per affari o lavoro amministrativo – ha riferito all’agenzia del P.I.M.E. uno studente – Vogliamo dire la verità, presentando le nostre aspettative secondo la tutela offerta dalla legge”.
Un problema che, stando a quanto riferito dai presenti, è esteso a numerose proprietà della Chiesa nella capitale vietnamita. Dalla metà degli anni ’50 – aggiunge una giovane – proprietà ecclesiastiche "sono state requisite e trasformate in ospedali o uffici governativi”. “Pensano – dice ancora - che qualcuno organizza azioni contrarie al governo. Ma noi cattolici svolgiamo solo attività religiose secondo la nostra fede, non facciamo politica contro il nostro Paese”.
Erano circa 5 mila i cattolici scesi in piazza ad Hanoi per chiedere la restituzione dell’edificio che ospitava il delegato apostolico. Nella notte di Natale, portando in mano candele accese, i manifestanti hanno attraversato la città pregando e chiedendo pacificamente al governo di restituire alla Chiesa la costruzione di proprietà dell’arcivescovado. Una richiesta che – riporta l’agenzia AsiaNews - segue la lettera pastorale diffusa lo scorso 15 dicembre dall’arcivescovo della capitale, mons. Joseph Ngo Quang Kiet, e che è stata formalizzata, il 23 del mese, con una petizione alle autorità governative locali. “Le autorità locali usano terreni ed edifici legalmente dei cattolici per affari o lavoro amministrativo – ha riferito all’agenzia del P.I.M.E. uno studente – Vogliamo dire la verità, presentando le nostre aspettative secondo la tutela offerta dalla legge”.
Un problema che, stando a quanto riferito dai presenti, è esteso a numerose proprietà della Chiesa nella capitale vietnamita. Dalla metà degli anni ’50 – aggiunge una giovane – proprietà ecclesiastiche "sono state requisite e trasformate in ospedali o uffici governativi”. “Pensano – dice ancora - che qualcuno organizza azioni contrarie al governo. Ma noi cattolici svolgiamo solo attività religiose secondo la nostra fede, non facciamo politica contro il nostro Paese”.
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