martedì, gennaio 29, 2008

da GreenPeace Italia

Roma, Italia — Greenpeace ha un nuovo attivista: Lello Arena. E' lui il testimonial del progetto "Differenziamoci", un esperimento condominiale di raccolta differenziata domiciliare che ha coinvolto 50 famiglie napoletane. "Aderisco perchè un gesto significativo andava fatto - dichiara il comico - "e l'iniziativa di Greenpeace lo è". Ma di che è la colpa dell'emergenza rifiuti a Napoli? Facciamo rispondere a un napoletano.


Lello cosa pensi della questione rifiuti?
"Che l'accumulo dei rifiuti possa essere frutto della negligenza dei napoletani mi fa ridere. Come dire: cornuti e mazziati. Non si può dare la responsabilità a chi ne sta soffrendo il carico maggiore. Appena a Napoli si è saputo che la spazzatura è oro, immediatamente, alcuni gruppi di persone che, evidentemente, questo lo sanno molto bene hanno pensato di dover onorare la secolare tradizione di razzie e saccheggi sulla nostra povera città rubando anche la spazzatura ai napoletani. Sembra incredibile ma in questa straordinaria città può succedere anche questo. Mi auguro invece che, con il riciclo, questa ricchezza rimanga ai napoletani. Per favore, almeno la spazzatura, lasciatecela!".

Perché hai deciso di aderire al progetto di Greenpeace "Differenziamoci"?
"Mi pare impossibile che gli artisti napoletani non si siano mobilitati e resi visibili per scendere in città e dare una mano. Certo, ciascuno deve fare il suo mestiere, ma ora che la gente si sente avvilita e abbandonata è importante dare dei segni per condividere lo scempio di una città che appartiene al mondo e non solo all'Italia. Aderisco perché un gesto significativo andava fatto e questo si sposava bene con l'iniziativa di Greenpeace".

Cosa vorresti fare per Napoli?
"La tentazione è quella di rimboccarsi le maniche, andare giù e dare materialmente una mano. Con le chiacchiere non si risolve nulla. Napoli ha bisogno di gente che si occupi veramente dei problemi, la sua gente ne ha già tanti, andrebbe coccolata, sollevata. Io spero di continuare a fare il mio mestiere sapendo che chi ha il dovere di occuparsi con onestà e serietà di queste cose lo faccia davvero, anche se finora non è successo".


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