E’ iniziato a Santo Domingo (Repubblica Domenicana) con un seminario inaugurale che ha visto la partecipazione di 500 delegati provenienti da 11 paesi, ChocoCaribe, il progetto di coesione sociale e produttiva sul cacao e sul cioccolato latinoamericano promosso e organizzato dall’IILA (Istituto Italo Latino Americano). Il seminario inaugurale “Qualità, Competitività, Lavoro: tessendo reti dal cacao al cioccolato” si è aperto con il saluto del Ministro dell’Agricoltura della Repubblica Domenicana Salvador Jiménez, che ha sottolineato l’importanza del settore cacao in Repubblica Domenicana, il nono paese produttore di cacao al mondo, l’Ambasciatore d’Italia in Repubblica Domenicana Enrico Guicciardi, il Presidente della Camera di Commercio Dominico Italiana Enrico Citati. Il Seminario è stato presieduto da Gustavo Arteta, Segretario Socio Economico dell’IILA, che ha illustrato le varie attività dell’evento che, con un fitto calendario di appuntamenti, vuole avvicinare, attraverso incontri di settore e corsi di alta formazione, i produttori di cacao dell’area Caraibica alle aziende italiane con l’ambizioso obiettivo di creare partnership commerciali, stimolare il contatto con potenziali canali di approvvigionamento e trasferire l’esperienza e l’arte dei cioccolatieri italiani per favorire i produttori latinoamericani nel loro sforzo teso al miglioramento della qualità, adeguando i loro prodotti alle esigenze del mercato europeo.
“Il progetto - dichiara Gustavo Arteta, Segretario Socio Economico dell’IILA - vuole favorire lo sviluppo coesivo in America Latina di un settore importante e tradizionale come quello del cacao, dal quale dipendono milioni di famiglie dei 15 paesi, la maggioranza dei quali vivono in condizioni di povertà. La coesione sociale consiste nell’inclusione di tutti i partecipanti nel processo, equiparando così le opportunità a disposizione di ciascuno”.
Silvio Bessone, presidente della Fine Chocolate Organization, ha presentato il Movimento Internazionale di Cioccolatieri Artigiani di Alta Qualità, nato proprio in seguito al primo progetto internazionale sul cacao dell’IILA, e che a solo un anno dalla sua nascita rappresenta un’importante “massa critica”: “I cioccolatieri italiani vogliono comunicare direttamente con i produttori, per confrontarsi e crescere insieme. Il miglioramento della qualità produttiva del cacao e del cioccolato è un percorso tecnico, commerciale e culturale che necessariamente deve essere percorso insieme dai produttori di cacao e cioccolato, attraverso un dialogo costante e critico”.
Grande attenzione tra i presenti ha suscitato anche l’intervento di Jairo Tiusaba, della Corporacion Andina de Fomento – CAF, per continuare il dialogo sulla qualità, investimenti e microcredito.
Da domani partiranno i corsi di formazione che vedranno impegnati rispettivamente nei due moduli di cacao e cioccolato più di 150 persone provenienti da tutti i paesi del Centro America. A guidare i corsi saranno cioccolatieri e tecnici italiani della Fine Chocolate Organization. Sempre domani inizierà un incontro settoriale che vedrà quindici aziende cioccolatiere italiane incontrare 22 Associazioni di produttori di cacao provenienti dalla Repubblica Domenicana e gli altri 11 Paesi del Caribe con il preciso intento di far nascere nuove reti commerciali che privilegino la trasparenza, la tracciabilità e qualità della filiera produttiva del cioccolato Italiano.
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