Agenzia Misna - Si è aperta oggi a Pechino una nuova seduta negoziale, dopo nove mesi di interruzione, della conferenza ‘a sei’ per convincere la Corea del Nord alla completa rinuncia del suo programma nucleare. L’incontro, il primo dopo l’importante raggiungimento di un accordo lo scorso anno, giunge pochi giorni dopo la demolizione della torre di raffreddamento del reattore nucleare di Yongbyon da parte della autorità di Pyongyang come gesto di ‘buona volontà’. “Voglio sottolineare che siamo qui tutti con gli stessi obiettivi. Lo scopo ultimo è la realizzazione di una penisola coreana completamente denuclearizzata” ha detto l’inviato cinese Wu Dawei all’apertura dei colloqui, esprimendo soddisfazione per quanto finora raggiunto nonostante il processo negoziale, avviato tre anni fa, abbia avuto momenti di difficoltà e passi indietro. Alla conferenza diplomatica, cui la Cina svolge ruolo di mediatore privilegiato con Pyongyang, partecipano anche Corea del Sud, Russia, Giappone e Stati Uniti; questi ultimi furono quelli che nell’autunno del 2003 lanciarono l’allarme per la presunta nella produzione nordcoreana di uranio arricchito a scopi bellici. L’incontro ha lo scopo di valutare i contenuti del rapporto sulla sua attività nucleare consegnato il mese scorso dal governo di Pyongyang e concordare meccanismi di verifica, in particolare riguardo l’ammontare di plutonio a disposizione della Corea del Nord. In cambio della completa denuclearizzazione Pyongyang riceverà aiuti energetici in petrolio o equivalenti economici, secondo l’accordi già presi a febbraio del 2007. [BF]
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