sabato, luglio 12, 2008

A Bari eco-incentivi per chi acquista una bicicletta. Un'iniziativa nuova in Italia e dal successo inaspettato: in 10 giorni vendute 500 bici. La bici non è un giocattolo, ma una soluzione per la mobilità urbana.

QualEnergia.it - Non è quello a biofuels, né quello ibrido o elettrico, e neanche quello a idrogeno: il motore più sostenibile e più economico resta la forza muscolare umana. Caro petrolio, effetto serra, inquinamento dei centri urbani, problemi di salute legati allo stile di vita sedentario: la bicicletta nel nuovo millennio si conferma come una delle più brillanti innovazioni tecnologiche concepite dall’uomo, capace di affrontare tutti questi problemi contemporaneamente. È un peccato che nel nostro paese le due ruote a pedali siano viste in genere più come un giocattolo che come una soluzione per la mobilità. Qualcosa però sta cambiando come dimostrano le iniziative per diffondere di più l’uso della bici.

Già nell’ultima finanziaria chi rottamava la vecchia auto poteva avvalersi di un bonus per l’acquisto di una bicicletta e in molte città italiane nell’ultimo anno si sono avviati servizi di bike sharing: Roma ha visto in questi mesi le prime bici pubbliche per strada e oggi sono circa un centinaio i comuni italiani ad avere un servizio del genere. Le amministrazioni locali dunque guardano con sempre più interesse a questo mezzo ecologico.

Il comune di Bari, ad esempio, ha deciso di aiutare economicamente i propri cittadini che scelgono di acquistare una bicicletta. Un’iniziativa che ha riscosso un successo oltre le aspettative: dal 23 giugno scorso al 2 luglio, grazie agli eco-incentivi riconosciuti dall'Assessorato comunale al Traffico, risultano vendute a Bari 500 nuove biciclette. Una media di 80 biciclette al giorno da quanto è entrato in vigore l'accordo sottoscritto con 8 negozi di biciclette (tanti sono quelli che hanno risposto all'appello del Comune).
In cosa consiste l'accordo? All'acquirente, fino ad esaurimento di fondi pubblici, vengono riconosciuti per bici con costo inferiore o uguale a 200 euro un incentivo comunale di 35 euro da sommarsi ad uno sconto minimo di 15 euro a carico del rivenditore; per le biciclette che costano di più, invece, il contributo comunale sale a 75 euro, mentre lo sconto deve essere di almeno 25. Nonostante alcune titubanze iniziali da parte dei negozianti, soprattutto per la parte burocratica da impiantare, la risposta dei baresi non si è fatta attendere .

“Si tratta di un'iniziativa inedita in tutta la Puglia e forse in tutta Italia”, commenta Roccaldo Tinelli, presidente di Ruotalibera Bari. “Per anni abbiamo sostenuto in tutte le sedi, anche nazionali, che risultava incomprensibile come mai per favorire la mobilità sostenibile venivano riconosciuti sconti e agevolazioni a tutti gli altri mezzi di trasporto fuorché all'unico mezzo di locomozione realmente ecologico: la bicicletta. Invece a Bari il Comune ci ha dato ascolto, e non è la prima volta, riconoscendo eco-incentivi alle sole bici a "propulsione muscolare”. Una vera boccata d'ossigeno anche per il mercato delle bici che così prende fiato sotto tutti i punti di vista. In tale maniera anche i rivenditori di biciclette iniziano a rendersi conto che la loro attività ha una funzione ambientale e sociale e che la diffusione della vendita di biciclette può avere un ruolo fondamentale nella lotta alla riduzione delle emissione di CO2 e ai cambiamenti climatici”.

Ora c’è da sperare che i baresi non tengano le bici in garage ma le usino magari per sostituire la macchina su percorsi più brevi.
Quello che si spera farà anche Lasse Jonsson, di Stoccolma, cui e stata regalata una bici in quanto vincitore del premio “il pendolare più ridicolo”. Ad iscriverlo è stata la fidanzata. L'uomo prende la sua automobile ogni giorno per percorrere 200 metri, il suo tragitto casa-lavoro”, secondo quanto riferito dall'agenzia organizzatrice della campagna che ha assegnato il premio “No ai tragitti ridicoli in macchina”.

GM


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