Ansa.it - Si arricchisce di particolari la ricostruzione genetica di un nostro lontano 'cugino', l'Uomo di Neandertal: infatti si è giunti a un primo parziale traguardo nel Progetto Genoma Neandertal, la sequenza completa del Dna dei mitocondri, le centraline elettriche delle cellule, Dna recuperato da resti di ossa di 38 mila anni fa. Il Dna dei mitocondri, ha spiegato Richard Green dell'istituto Max-Planck di Leipzig, Germania, uno dei centri di ricerca dove è tuttora in corso la mappatura completa del genoma di Neandertal, è molto informativo per ricostruire la storia lontana nostra e dei nostri lontani parenti. "Per la prima volta abbiamo ricostruito una sequenza di Dna antico praticamente senza errori", ha detto Green. La mappatura conferma che i nostri antenati Sapiens, pur avendo coabitato con Neandertal migliaia di anni fa, non hanno "mescolato" il proprio patrimonio genetico col suo.
Riportata sulla rivista Cell, la mappa svela anche che in Europa dovevano esserci popolazioni di Neandertal non molto numerose, non più di qualche migliaia di individui. I mitocondri, organelli della cellula che presiedono alla produzione di energia, sono dotati di un loro piccolo patrimonio genetico, il Dna mitocondriale (mitDna). Per la mappatura il mitDna è stato raccolto da un esemplare di Neanderthal di 38.000 anni fa rinvenuto a Vindija in Croazia da cui è stato estratto anche il Dna nucleare, cioé il suo patrimonio genetico completo tuttora in fase di mappatura. La sequenza del mitDna ottenuta è molto precisa e rivela che Neandertal e Homo Sapiens non erano geneticamente simili confermando ancora una volta i forti indizi che le due specie di ominidi non si sono mescolate tra loro.
Infine il gran numero di mutazioni accumulate sul mitDna di Neandertal, molte di più che sul nostro, suggerisce, hanno spiegato gli scienziati, che le popolazioni di Neandertal non dovevano essere numerorcamente molto grandi. Ma questo lavoro é solo un 'assaggio': il genoma completo di Neandertal fornirà un quadro ancora più preciso delle differenze tra noi e il nostro parente estinto.
Riportata sulla rivista Cell, la mappa svela anche che in Europa dovevano esserci popolazioni di Neandertal non molto numerose, non più di qualche migliaia di individui. I mitocondri, organelli della cellula che presiedono alla produzione di energia, sono dotati di un loro piccolo patrimonio genetico, il Dna mitocondriale (mitDna). Per la mappatura il mitDna è stato raccolto da un esemplare di Neanderthal di 38.000 anni fa rinvenuto a Vindija in Croazia da cui è stato estratto anche il Dna nucleare, cioé il suo patrimonio genetico completo tuttora in fase di mappatura. La sequenza del mitDna ottenuta è molto precisa e rivela che Neandertal e Homo Sapiens non erano geneticamente simili confermando ancora una volta i forti indizi che le due specie di ominidi non si sono mescolate tra loro.
Infine il gran numero di mutazioni accumulate sul mitDna di Neandertal, molte di più che sul nostro, suggerisce, hanno spiegato gli scienziati, che le popolazioni di Neandertal non dovevano essere numerorcamente molto grandi. Ma questo lavoro é solo un 'assaggio': il genoma completo di Neandertal fornirà un quadro ancora più preciso delle differenze tra noi e il nostro parente estinto.
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