Agenzia Misna - “Un abominio la cui fabbricazione e utilizzo non può e non deve essere tollerato da nessun governo”: l’arcivescovo sudafricano e premio Nobel per la pace Desmond Tutu usa parole dure per descrivere le bombe a grappolo e sollecitare i diplomatici di oltre 40 paesi africani presenti a Kampala, in Uganda, a sostenere la sottoscrizione di una Convenzione internazionale sul bando di questo tipo di ordigni. “Tutte le armi – ha detto Tutu – sono disumane, poiché progettate per uccidere, ma le bombe a grappolo uccidono e mutilano in modo del tutto indiscriminato e spesso le principali vittime di queste armi micidiali sono civili innocenti”. Durante l’apertura della conferenza, il presidente ugandese Yoweri Museveni ha affermato che la convenzione contro l’uso delle munizioni a grappolo rafforzerà la pace e la sicurezza in Africa, dopo che per quattro decenni il continente ha vissuto violenti conflitti, durante i quali spesso sono state usate le bombe a grappolo: “Questo – ha detto Museveni – è inaccettabile, per lungo tempo l’Africa è stata terreno di discarica per armi pericolose, comprese le bombe a grappolo, che hanno causato la perdita di migliaia di vite umane”. La conferenza in corso ieri e oggi a Kampala punta a promuovere tra i governi africani il bando totale delle bombe a grappolo in vista della firma, prevista a Oslo il 2 e 3 dicembre, della Convenzione che impegna i governi sottoscrittori a interrompere definitivamente l’uso, la produzione, la vendita e il deposito delle cosiddette bombe ‘cluster’.
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