mercoledì, settembre 24, 2008
“TU non UCCIDERE”! Il 21 Settembre, giornata mondiale della Pace, abbiamo ricordato la Strage di S. Gennaro insieme alla comunità africana, Vescovo Schettino e comboniani.

Il 21 Settembre, giornata mondiale della Pace indetta dall’ONU, ci siamo recati a Castel Volturno per solidarizzare con la comunità africana dei padri comboniani, retta da padre Giorgio Poletti, ed esprimere loro tutta la vicinzanza per quanto accaduto nei giorni precedenti. Al Centro Fernades, dove é posto l’Ulivo della Pace, si é celebrata la messa in occasione anche della giornata annuale dedicata alle Immigrazioni. Ha presieduto la celebrazione mons. Bruno Schettino, vescovo dell’arcidiocesi di Capua, che nel portare il suo saluto ai fratelli immigrati africani ha fatto leggere da padre Giorgio Poletti il Messaggio straordinario scritto in seguito all’efferata strage di S. Gennaro, perpetrata da criminali che aveva preso di mira proprio alcuni fratelli immigrati della comunità africana di Castel Volturno.
Hanno portato il loro saluto al Vescovo Schettino, a padre Giorgio Poletti e ai fratelli della comunità africana di Castel Volturno il dott. Tommaso Morlando dell’Ass. Officina Volturno e dirigente IDV settore Criminalità organizzata Trasparenza pub. Amministrazione di Castel Volturno, visibilmente provato per quanto accaduto nel suo territorio. Il dott. Morlando in seguito all’ennesima strage aveva inviato una richiesta di aiuto allo Stato affinché Castel Volturno potesse diventare un fatto nazionale; la testimonial ed Ambasciatrice per la Pace Agnese Ginocchio, che dopo il messaggio del dott. Morlando aveva fatto sentire il suo sostegno inviando a sua volta alle redazioni dei giornali internet un forte messaggio di condanna in merito ai gravi fatti accaduti. Agnese Ginocchio aveva portato eccezionalmente con se in questa giornata dedicata in maniera particolare alla Pace, la “Colomba della Pace di Assisi”, Ambasciatrice di Pace e di riconciliazione in segno di comunione con la comunità africana di Castel Volturno; ed infine la presenza di una cittadina originaria di Casal Di Principe, che sconvolta per l’accaduto si era recata sempre nella stessa mattinata a Castel Volturno per esprimere solidarietà e vicincanza alla comunità africana.

Per motivi di sicurezza non é stato possibile recarci nella medesima giornata sul litorale domizio a Castel Volturno, perché la zona era ancora bloccata dalle forze di sicurezza. Si spera che quanto prima ci si possa recare in loco e deporre la lettera sul luogo della strage. Intanto per gentile concessione dell’autrice, che consegnò a sua volta la lettera alla testimonial della Pace Agnese Ginocchio, e che quest'ultima a sua volta ce l'ha trasmessa, e noi a nostra volta la divulghiamo alle redazioni dei portali d'informazione, di seguito pubblichiamo queste toccanti parole, sottolineando che non sono parole pronunciate a caso da una semplice cittadina, ma parole scritte dal ‘gemito’ interiore di una ‘cristiana e fervente cattolica’, che di fronte a quanto accaduto si é ‘vergognata‘ di sentirsi tale. Invitiamo tutti alla meditazione di questi toccanti versi. Ancora una volta i troppi silenzi di coloro che si professano cristiani, diventano complici di reato verso l’uomo nostro fratello.

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