lunedì, dicembre 29, 2008
Eco51 - Lo stand-by (o, in italiano, pre-accensione) è quella modalità di utilizzo degli elettrodomestici a metà tra quella di spegnimento completo e quella di accensione effettiva che permette di accendere ed utilizzare più rapidamente l’apparecchiatura stessa rispetto alla modalità off. Guardatevi attorno in questo momento: radio, tv, decoder, videoregistratore, timer, forni a microonde e chissà quanti altri apparecchi si trovano in questa modalità. Questa tecnologia si è diffusa tantissimo e risulta perfettamente in linea con l’assillante esigenza di rapidità che caratterizza il nostro tempo. Paradossalmente, però, il risparmio di tempo si riduce a pochi secondi o ancora di meno: gli elettrodomestici moderni sono anch’essi estremamente veloci nelle operazioni di avvio e non hanno più bisogno, come quelli di un passato che appare ormai remoto, di una fase di riscaldamento.

Quella dello stand-by, insomma, è più un’abitudine che una reale esigenza. Quelle lucine tenui e discrete hanno finito col far parte del nostro quotidiano e nessuno ci fa più caso, se non quando mancano: e poi, lo abbiamo detto o pensato tutti almeno una volta nella vita, quanto potranno mai consumare quelle lucette? Poco, pochissimo, quasi nulla. Ecco, appunto, quasi nulla significa che qualcosa si consuma e per di più è un consumo energetico non giustificato da un utilizzo dell’apparecchio. Tutto ciò ha un nome: spreco.

Lo spreco di energia correlato alla modalità stand-by degli elettrodomestici è quantificabile, facendo un conto sommario, in 50 € annui di bolletta elettrica in più per ogni cittadino europeo. Non è una cifra astronomica, è vero, ma sono pur sempre 100.000 delle vecchie lire che spendiamo per tenere spente la tv, la radio e tutto il resto. Moltiplicando questa cifra per tutte le famiglie italiane ed europee si raggiungono facilmente valori molto consistenti: i soldi spesi per la pre-accensione si calcolano nell’ordine dei miliardi di euro mentre l’energia impiegata (o meglio sprecata) è stimata in milioni di chilowatt.

Sembra un paradosso che, proprio in un’era in cui ci viene (giustamente) ribadita da più parti l’importanza del risparmio energetico, non si riesca a far nulla per evitare che le aziende commercializzino prodotti che consumano quando non sono in uso! L’Europa ha fatto questo importante passo attuando un regolamento che prevede l’entrata in vigore di limiti graduali dei consumi in stand-by delle apparecchiature di moderna concezione: la prima scadenza avrà come consumo massimo quello delle 2 watt per poi passare ad 1W e quindi decrescere fino a (quasi) zero.

Un passo importante, certo, che dovrà però essere accompagnato da tutti i cittadini europei. Parliamoci chiaro: il decoder della tv satellitare è tra gli apparecchi più lenti nell’entrare in funzione (per via della elaborata ricerca del segnale) dalla modalità “spento” ed è dunque comprensibile utilizzarlo in modalità stand-by od anche lasciarlo sempre acceso (non a caso molti di questi sono progettati per non essere spenti che raramente); diverso il discorso per la tv e per i lettori. Un classico videoregistratore, ad esempio, se è utilizzato un paio d’ore e poi viene lasciato in stand-by per le restanti 22 avrà consumato, in quella sola giornata, il 500% in più per restare inutilizzato rispetto alla fase operativa! Non molti sanno, per fare un altro esempio, che i pc restano parzialmente accesi anche quando sono spenti: solo in Italia in questo modo si consumano circa 180 milioni di euro. E’ un fiume di denaro ed un enorme spreco energetico che, come sappiamo, comporta un impatto ambientale notevole: 14 milioni di tonnellate di anidride carbonica in più all’anno in tutta Europa.

Non vogliamo fare allarmismo né ingigantire il fenomeno. Abbiamo solo voluto segnalare un’iniziativa importante che può incidere positivamente sulle nostre bollette e sull’ambiente. In ogni caso, ora che lo sapete, andate a spegnere la tv: dal pulsante.

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