lunedì, dicembre 22, 2008
Violenze xenofobe in Sudafrica

Agenzia Misna - Dietro le violenze che tra maggio e giugno investirono i quartieri poveri delle principali città sudafricane, dove vennero presi di mira cittadini stranieri e sudafricani, provocando 62 morti e decine di migliaia di sfollati, c'è stata l'azione attiva di "capi politici locali": lo afferma l'organizzazione non governativa sudafricana Consorzio per i rifugiati e i migranti in Sudafrica (Cormsa), tornando a chiedere l'apertura di un'indagine della Commissione nazionale per i diritti umani. Sottolineando la mancanza di una "leadership legittimamente eletta", la ong ha aggiunto che "se questi esponenti politici locali non saranno chiamati a rispondere delle loro azioni continueranno a fomentare campagne d'odio e violenza”. Nonostante le sollecitazioni, la Commissione per i diritti umani non ha ancora avviato un'inchiesta e a più di sei mesi dai fatti – dice la ong – molto poco stato fatto per affrontare i problemi politici e sociali alla radice delle violenze in cui furono uccisi anche 20 sudafricani di differenti minoranze etniche. L'organizzazione segnala il perdurare delle tensioni, pur se a "un livello meno intenso", contro gli immigrati e le altre persone giudicate "indesiderabili", mettendo in guardia che con il profilarsi delle elezioni politiche il prossimo anno "c'è un urgente bisogno di assicurare la mobilitazione politica non sfoci in nuovi attacchi contro stranieri o altri 'outsiders'".


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