La scorta armata è riuscita a respingere l'attacco uccidendo tre guerriglieri
PeaceReporter - Un gruppo di ribelli islamici ha assaltato la scorsa notte un convoglio delle Nazioni Unite. Secondo alcuni testimoni, la scorta del convoglio sarebbe riuscita a respingere l'attacco uccidendo anche tre guerriglieri nel corso di un prolungato conflitto a fuoco. Dalla ricostruzione fornita da un uffciale delle Nazioni Unite almeno dieci guerriglieri, bene armati, avrebbero attaccato i camion generalmente utilizzati per il trasporto di aiuti umanitari. L'agguato sarebbe avvenuto nel sud del paese, a 70 chilometri dalla città di Wajid. Probabilmente l'obiettivo dei guerriglieri era anche quello di sequestrare gli operatori umanitari internazionali. A seguito dell'agguato, le Nazioni Unite hanno prontamente trasferito 9 volontari di base a Wajid, a Nairobi, capitale del vicino Kenia. Secondo le agenzie di sicurezza occidentali la Somalia è diventato il paradiso per le milizie islamiche. Da quando nel 2007 sono riprese le violenze, almeno 18 mila persone hanno perso la vita e più di un milione sono state costrette a lasciare le proprie case. La Somalia è stata devastata da una lunga guerra civile per 18 anni e attualmente il governo di transizione guidato dal presidente Sheick Sharif Ahmed e appoggiato dall'Occidente, riesce a controllare solo piccole zone della capitale Mogadiscio.
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