giovedì, ottobre 29, 2009
Si profilano importanti passi nei negoziati tra Iran e comunità internazionale sulla controversa questione nucleare iraniana: il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha dato il via libera allo scambio di combustibile e alla cooperazione con l’Occidente.

Radio Vaticana - Le autorità di Teheran hanno anche consegnato all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) la risposta ufficiale alla proposta di arricchimento all’estero dell’uranio. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Nella risposta l’Iran chiede “importanti emendamenti tecnici ed economici”. Il rappresentante iraniano all’Aiea ha aggiunto che l’Iran chiede l’accoglimento dei cambiamenti richiesti prima di dar seguito all’accordo. Il combustibile nucleare, cioè l’uranio arricchito, è il nodo da sciogliere: se l’uranio viene arricchito al 5% può essere usato solo per fini civili. Se invece viene arricchito al 90% è utilizzabile per costruire una bomba atomica. L’Onu ha chiesto più volte all’Iran di fermare le attività di arricchimento. Si teme, infatti, che la Repubblica islamica voglia realizzare un ordigno nucleare. Per la comunità internazionale è prioritario poter monitorare tutte le fasi di arricchimento. Per questo, la bozza dell'agenzia dell’Onu prevede che l’Iran faccia arricchire il suo uranio in Russia. Il materiale fissile verrebbe poi trasformato in carburante nucleare in Francia e sarebbe destinato ad alimentare un reattore di un sito nucleare a sud di Teheran, dove vengono compiute ricerche mediche. Secondo fonti di stampa iraniane, l’Iran vuole fornire in modo graduale l’uranio da arricchire in Paesi terzi. L’Iran chiede inoltre “uno scambio simultaneo” con combustibile nucleare pronto per essere utilizzato a fini civili. E’ terminata infine la visita degli ispettori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica presso l’impianto nucleare iraniano di Qom, rimasto segreto fino allo scorso mese. Gli ispettori hanno affermato chela visita è stata fruttuosa.


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