Un economico e diffuso antibiotico somministrato a pazienti sieropositivi congiuntamente alla terapia di antiretrovirali può ridurre la mortalità dall’infezione da virus da immunodeficienza umana (hiv/viu) del 50%.
Agenzia Misna - Lo sostiene uno studio del Consiglio inglese per la ricerca medica (Mrc) pubblicato dalla rivista scientifica ‘The Lancet’ secondo il quale la somministrazione congiunta di co-trimoxazole e antiretrovirali riduce la mortalità dei pazienti del 59% in più rispetto a coloro che ricevono il solo trattamento di farmaci antiretrovirali. “Gli studi, della durata di cinque anni, sono stati effettuati su pazienti ugandesi e dello Zimbabwe da esperti del Development of Anti-retroviral Therapy in Africa (Dart) e finora hanno dato risultati molto interessanti” ha detto la professoressa Diana Gibb del Mrc, sottolineando che “il costo di quest’antibiotico è economico , si tratta di una farmaco generico prodotto in molti paesi africani che lo usano in genere per il trattamento della polmonite”. Nel continente sono circa 22 milioni e 400.000 le persone che convivono con il virus, ma in base ai dati dell’Onu e dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) negli ultimi anni l’Africa sub-sahariana ha registrato progressi nella lotta alla sindrome da immunodeficienza acquisita (sida/aids). I nuovi contagi sono diminuiti di quasi il 18% rispetto a sette anni fa, il tasso di mortalità si è contratto del 18% e oltre il 44% dei malati ha accesso alle terapie basate sui farmaci antiretrovirali.
Agenzia Misna - Lo sostiene uno studio del Consiglio inglese per la ricerca medica (Mrc) pubblicato dalla rivista scientifica ‘The Lancet’ secondo il quale la somministrazione congiunta di co-trimoxazole e antiretrovirali riduce la mortalità dei pazienti del 59% in più rispetto a coloro che ricevono il solo trattamento di farmaci antiretrovirali. “Gli studi, della durata di cinque anni, sono stati effettuati su pazienti ugandesi e dello Zimbabwe da esperti del Development of Anti-retroviral Therapy in Africa (Dart) e finora hanno dato risultati molto interessanti” ha detto la professoressa Diana Gibb del Mrc, sottolineando che “il costo di quest’antibiotico è economico , si tratta di una farmaco generico prodotto in molti paesi africani che lo usano in genere per il trattamento della polmonite”. Nel continente sono circa 22 milioni e 400.000 le persone che convivono con il virus, ma in base ai dati dell’Onu e dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) negli ultimi anni l’Africa sub-sahariana ha registrato progressi nella lotta alla sindrome da immunodeficienza acquisita (sida/aids). I nuovi contagi sono diminuiti di quasi il 18% rispetto a sette anni fa, il tasso di mortalità si è contratto del 18% e oltre il 44% dei malati ha accesso alle terapie basate sui farmaci antiretrovirali.
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