sabato, aprile 24, 2010

Benedetto XVI ha parlato ai partecipanti al convegno "Testimoni digitali" promosso dalla Cei

Ansa.it - L'informazione digitale è una grande opportunità, anche di evangelizzazione, ma se perde la centralità e il rispetto della persona, rischia di diventare strumento "di omologazione e controllo, di relativismo intellettuale e morale". Lo ha affermato Benedetto XVI parlando ai partecipanti al convegno "Testimoni digitali" promosso dalla Cei.

"La rete manifesta" - ha sottolineato il Papa mettendo in guardia dai pericoli del cosiddetto 'digital divide' - "una vocazione aperta, tendenzialmente egualitaria e pluralista, ma nel contempo segna un nuovo fossato". "Esso separa gli inclusi dagli esclusi e va ad aggiungersi agli altri divari, che già allontanano le nazioni tra loro e anche al loro interno. Aumentano pure - ha aggiunto - i pericoli di omologazione e di controllo, di relativismo intellettuale e morale, già ben riconoscibili nella flessione dello spirito critico, nella verità ridotta al gioco delle opinioni, nelle molteplici forme di degrado e di umiliazione dell'intimità della persona". Un "inquinamento dello spirito" ha insistito il pontefice citando un suo discorso pronunciato l'8 dicembre scorso a Piazza di Spagna il giorno dell'Immacolata, a pochi giorni dalla bufera Marrazzo, "che rende i nostri volti meno sorridenti, più cupi, che ci porta a non salutarci tra di noi, a non guardarci in faccia". Il Papa ha quindi esortato a realizzare l'obiettivo del convegno della Cei: "riconoscere i volti", "superare quelle dinamiche collettive che possono farci smarrire la percezione della profondità delle persone e appiattirci sulla loro superficie". Quando ciò accade - avverte il Papa - esse restano corpi senz'anima, oggetti di scambio e di consumo". (continua a leggere)


Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa