La sonda Venus Express ha completato il giro dell’atmosfera di Venere per misurarne la densità. Con le sue ali solari dispiegate come un unico grande sensore, la sonda Venus Express ha esplorato i lembi più esterni e rarefatti dell’atmosfera di Venere che si protendono nello spazio, a circa 180 chilometri dalla superficie del pianeta.
OggiScienza - L’atmosfera di Venere, molto più calda e densa di quella terrestre, è composta principalmente da anidride carbonica e azoto e contiene nubi opache di acido solforico che nascondono all’osservazione diretta la superficie del pianeta.La sonda Venus Express, lanciata dall’European Space Agency nel 2005, è la prima missione europea dedicata a questo pianeta. Il suo scopo principale è proprio l’osservazione e lo studio dell’atmosfera venusiana. I pannelli del satellite sono stati fatti ruotare in 5 diversi assetti ogni giorno per un’intera settimana, orientandoli a diversi angoli rispetto alla direzione di volo. Attraversando l’atmosfera con i pannelli spiegati in questo modo, il satellite risente di una torsione aerodinamica, che provoca una piccola rotazione del satellite stesso. Questa torsione, pur essendo molto lieve, è misurabile in base alla correzione che si deve applicare al satellite per mantenerlo nella sua orientazione nello spazio.
In questo modo sono state fatte delle misure sul comportamenteo delle molecole dell’atmosfera venusiana che respingono le particelle provenienti dal vento solare.
La missione ha avuto pieno successo e dimostra che la sonda è adatta a questo tipo di esplorazione, che riveste un enorme interesse per gli studi planetari.
OggiScienza - L’atmosfera di Venere, molto più calda e densa di quella terrestre, è composta principalmente da anidride carbonica e azoto e contiene nubi opache di acido solforico che nascondono all’osservazione diretta la superficie del pianeta.La sonda Venus Express, lanciata dall’European Space Agency nel 2005, è la prima missione europea dedicata a questo pianeta. Il suo scopo principale è proprio l’osservazione e lo studio dell’atmosfera venusiana. I pannelli del satellite sono stati fatti ruotare in 5 diversi assetti ogni giorno per un’intera settimana, orientandoli a diversi angoli rispetto alla direzione di volo. Attraversando l’atmosfera con i pannelli spiegati in questo modo, il satellite risente di una torsione aerodinamica, che provoca una piccola rotazione del satellite stesso. Questa torsione, pur essendo molto lieve, è misurabile in base alla correzione che si deve applicare al satellite per mantenerlo nella sua orientazione nello spazio.
In questo modo sono state fatte delle misure sul comportamenteo delle molecole dell’atmosfera venusiana che respingono le particelle provenienti dal vento solare.
La missione ha avuto pieno successo e dimostra che la sonda è adatta a questo tipo di esplorazione, che riveste un enorme interesse per gli studi planetari.
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