Due grandi catene italiane di supermercati (Coop e Nordiconad) hanno annunciato la sospensione della vendita di merci della Agrexco, principale azienda esportatrice israeliana di prodotti agricoli.
Agenzia Misna - La decisione è stata presa per problemi di “tracciabilità” dei prodotti della società israeliana che commercializza anche ortaggi e frutta coltivati nelle colonie lungo la valle del giordano nei Territori palestinesi occupati. La notizia è stata data dagli uffici stampa delle due catene ed è subito rimbalzata sui siti delle organizzazioni impegnate contro l’occupazione israeliana. Secondo stime raccolte dai promotori della campagna ‘Stop Agrexco Italia’, l’azienda israeliana esporta da sola il 70% di frutta, ortaggi, fiori ed erbe prodotto nelle colonie. In una lettera inviata ai vertice della Agrexco, il movimento pacifista israeliano ‘Gush Shalom’ ha invitato gli stessi ad abbandonare una politica – di sfruttamento illecito dei Territori palestinesi – che “sta fomentando proteste, dimostrazioni e petizioni in tutto il mondo, in Europa in particolare”. Mantenendo inalterate queste pratiche, è la previsione fatta da ‘Gush Shalom’, “mischiando i prodotti israeliani con quelli delle colonie, in un momento in cui il mondo intero si sta sollevando contro la permanenza degli insediamenti, voi mettete a rischio le esportazioni dell’intero comparto agricolo israeliano”.

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