domenica, luglio 18, 2010
Dal discorso di Mandela alla conferenza annuale della Lega Giovanile del suo partito, l’African National Congress, nel 1951.

Agenzia Misna - "L’intera umanità si trova oggi sulla soglia di eventi enormi, eventi che a volte sembrano mettere in pericolo la sua stessa esistenza. Da una parte ci sono quei gruppi, partiti o persone pronte alla guerra in difesa del colonialismo, dell’imperialismo e dei loro profitti. Questi gruppi, alla testa dei quali troviamo i circoli dominanti in America, sono decisi a perpetuare nel mondo una permanente atmosfera di paura. Sapendo che un mondo impaurito non può pensare lucidamente, questi gruppi cercano di creare le condizioni in base alle quali l’uomo qualunque puòò essere allettato ad approvare la produzione di altri armamenti atomici, armi batteriologiche e altri strumenti di distruzione di massa. Questi uomini folli, il cui prototipo puòò essere trovato a capo dei trust e dei cartelli d’America e dell’Europa Occidentale, non si rendono conto che subiranno loro stessi la distruzione che stanno contemplando per innocenti esseri umani. Eppure sono disperati e lo diventano ogni giorno di più scoprendo la fermezza con cui l’uomo comune intende preservare la pace. Sì, quell’uomo qualunque che per generazioni è stato lo strumento di politici e governi malati di mente, che ha sofferto privazioni e pene in guerre fatte solo per il profitto di piccoli gruppi privilegiati, quell’uomo si sta ora sollevando dal ruolo di oggetto della storia a quello di soggetto della storia.(…) E’ importante per noi e per tutto il popolo africano capire che senza il sostegno della finanza americana sarebbe stato difficile o addirittura impossibile per le potenze coloniali occidentali mantenere il controllo in Africa o in realtà in qualsiasi altra parte del mondo.(…)Nell’attuale fase storica, il nazionalismo africano costituisce l’unica prospettiva o convinzione che puòò dare al popolo africano la fiducia in se stesso e quel senso di libertà individuale senza i quali non è possibile sfidare con efficacia alcuna oppressione nazionale".


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