venerdì, luglio 23, 2010
Il 19 luglio il presidente Usa Barack Obama ha firmato un "executive" che istituisce il National Ocean Council che indica per la prima volta una politica federale con un approccio globale ed integrato, definendo un percorso nazionale, parte di un piano globale basato sulla salvaguardia e l'uso sostenibile delle acque.

GreenReport - L'Executive office of the President council on environmental quality spiega che l'amministrazione Obama ha emanato le raccomandazioni finali dell'Ocean Policy Task Force, che stabiliscono una politica nazionale per la gestione dell'oceano, delle coste, e dei Grandi Laghi e creano il National Ocean Council (Noc) per rafforzare il coordinamento e la governance dell'oceano. Raccomandazioni finali danno priorità alle azioni che il Noc deve perseguire e richiedono un quadro flessibile per le aree marine e costiere e per affrontare le problematiche della salvaguardia, delle attività economica, dei conflitti sugli i utilizzi e dell'uso sostenibile dei nostri oceani, delle nostre coste e dei Grandi Laghi».

Il Noc dovrebbe essere l'organismo attraverso il quale il governo federale Usa coordina tutte le politiche nazionali sul mare. Le raccomandazioni finali prevedono anche l'istituzione di Governance Coordinating Committee al quale dovrebbero partecipare lo Stato, le istituzioni tribali e le autorità locali. Il Noc dovrebbe tenere la sua prima riunione dopo l'estate per avviare l'attuazione della politica nazionale.

Nancy Sutley, a capo del White House Council on Environmental Quality e che ha guidato la task force che comprendeva 24 politici e funzionari di alto livello provenienti da tutte le agenzie federali, é soddisfatta: «Il presidente Obama ha riconosciuto che i nostri utilizzi dell'oceano si stanno ampliando ad una velocità che sfida la nostra capacità di gestire richieste importanti e spesso in competizione. Con un numero crescente di attività ricreative, scientifiche, energetiche e delle attività di sicurezza, occorre una politica nazionale che definisca la nuova strada che gli Stati Uniti devono prendere per la salvaguardia e l'uso sostenibile di queste risorse naturali cruciali».

La nuova politica Usa prevede che la gestione dell'ambiente marino si basi sugli ecosistemi, il che significa che verranno più efficacemente regolamentate attività specifiche, come quella petrolifera e gasiera, e che si dovrà tener conto di un impatto sugli ecosistemi più ampio di quelli direttamente interessati dalle attività o dai progetti. Per la prima volta negli Usa si prevedono piani territoriali costieri e marini basati su base federale ma con processi di pianificazione locali. Il Marine spatial planning é destinato a proteggere gli ecosistemi oceanici e minimizzare i conflitti tra gli utilizzi del mare nuovi ed esistenti con decisioni basate sulla scienza e la partecipazione delle parti interessate e della popolazione.

Secondo l'amministratrice dell'Epa, Lisa Jackson, «La nuova politica nazionale fornisce una chiara road map a tutte le agenzie federali per lavorare insieme ai nostri partner locali, per proteggere le nostre acque vitali per le generazioni future. Nella sua ordinanza Obama sottolinea che «I piani regionali permetteranno un approccio più integrato, globale e basato sugli ecosistemi, flessibile e proattivo per la pianificazione e la gestione sostenibile di molteplici utilizzi in tutti i settori e migliorerà la salvaguardia del mare, delle nostre coste e dei Grandi Laghi».

Per Bill Eichbaum, vice presidente per le politiche marine del Wwf Usa, «Mentre assistiamo alla devastazione rivoltante nel Golfo del Messico, questo annuncio è una buona notizia per la salute futura dei nostri oceani. Ci complimentiamo con il Presidente Obama per la leadership dimostrata con la convocazione della task force e per aver rispettato le sue raccomandazioni ".

Gerge W. Bush aveva invece praticamente ignorato il rapporto del 2003 della Pew Oceans Commission e quello del 2004 della Commission on Ocean Policy Usa che evidenziavano la cattiva gestione e la mancanza di coordinamento tra le agenzie federali che stavano minacciando la salute e la produttività economica degli oceani statunitensi, delle coste e dei Grandi Laghi.

Anche il governatore della California Arnold Schwarzenegger si è complimentato con Obama: «Lo sversamento della Deepwater Horizon ha sottolineato il ruolo fondamentale che gli oceani svolgono per il nostro ambiente e in generale per l'economia e il nostro benessere. La California ha da tempo dimostrato la sua leadership nella protezione del mare e del litorale e siamo pronti ad appoggiare Il presidente Obama per continuare, a tutti i livelli di governo, a garantire che vengano salvaguardate le nostre preziose risorse naturali».


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