Sono trascorsi 17 anni dalla scomparsa di Elisa Claps, studentessa sedicenne, che scomparve misteriosamente il 12 settembre del 1993 e il cui cadavere è stato ritrovato solo il 17 marzo dell’anno scorso dentro la Chiesa della Santissima Trinità a Potenza. Ma da qualche giorno, il cerchio attorno all'unico indagato si sta stringendo...
Un giallo che continua da 17 anni e con un solo e unico indagato, Danilo Restivo, l’ultima persona che ha visto Elisa, proprio all’interno di quella Chiesa, prima che scomparisse nel buio per anni. Lui stesso ha sempre affermato di essere suo amico e che quel giorno, intorno alla 12, si erano trattenuti insieme e che poi l’ha vista andarsene seguendola con lo sguardo. Inoltre, nel 2002, Restivo fu accusato di un altro omicidio, quello di Heather Bernett, una vicina di casa a Londra.
Restivo, infatti, è ora detenuto in Gran Bretagna per quell’omicidio ed è contemporaneamente in giudizio dalla magistratura di Salerno per l’omicidio di Elisa con un’arma da taglio.
Restivo, infatti, è ora detenuto in Gran Bretagna per quell’omicidio ed è contemporaneamente in giudizio dalla magistratura di Salerno per l’omicidio di Elisa con un’arma da taglio.
La settimana scorsa le indagini sono arrivate a una svolta: sulla maglietta di Elisa sono state trovate tracce di DNA di Restivo. Se i risultati saranno confermati, il quadro dell’omicidio vedrà Restivo aggredire Elisa con un’arma da taglio e ferirsi durante la collutazione. Il suo sangue, così, sarebbe arrivato sulla maglietta della ragazza. Secondo la sua testimonianza, quella mattina era andato in ospedale per medicare una lieve ferita alla mano; la ferita potrebbe proprio derivare dalla tentata difesa di Elisa prima del suo omicidio.
Il corpo di Elisa è l’unico vero indizio che può dire qualcosa in più su quel giorno. Il cadavere è stato trovato lo scorso anno nel sottotetto della Chiesa grazie ad alcuni operai, dopo 17 anni di ricerche e di silenzio: solo adesso forse si può arrivare ad una vera e propria svolta e a identificare il colpevole con assoluta certezza. Si attendono, a questo proposito, conferme dai RIS sulle tracce del DNA rilevato sulla maglietta di Elisa.
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