La Caritas del Giappone, con il sostegno del network della Caritas Internationalis, è pronta a lavorare a fianco del governo giapponese per l’emergenza e la riabilitazione delle popolazioni colpite dal terremoto e dallo tsunami.
Radio Vaticana - E' quanto dichiara all’Agenzia Fides p. Bonnie Mendes, Direttore del Dipartimento Asia di Caritas Internationalis, che da Bangkok sta svolgendo un ruolo di coordinamento fra il Giappone, il network internazionale e gli uffici centrali. “L’opera della Caritas in Giappone – spiega a Fides – per ora è quella di prepararsi e attrezzarsi per rispondere alle necessità che il governo solleverà nel campo degli aiuti umanitari. Per questo abbiamo istituito un Centro di Emergenza a Sendai. Le operazioni di soccorso sono condotte da personale della protezione civile nipponica, altamente specializzato, a livello di risorse e tecnologie. Dunque, in questo caso, dove il disastro ha colpito una società molto ben organizzata, non occorrono volontari armati solo di buona volontà, ma servono aiuti mirati. La Caritas è una delle organizzazioni che, se chiamate in causa, saranno pronte a entrare in campo per cogestire l’emergenza”. P. Mendes rimarca, infatti, anche “il problema della possibile contaminazione nucleare, che impone massima prudenza e personale specializzato anche fra i soccorritori”. “Il nostro lavoro – puntualizza il direttore di Caritas Asia – si farà più utile, ampio e intenso nella seconda fase, quella della riabilitazione post-emergenza. Allora ci sarà da profondere il massimo sforzo”. P. Mendes si dice “molto incoraggiato dalla risposta che giunge dai paesi asiatici: hanno raccolto fondi le Caritas di Singapore, Macao, Taiwan e anche di Myanmar e Vietnam, paesi molto poveri e con difficoltà interne. Molto attiva risulta la Caritas Corea che, con altri gruppi cristiani, si sta attivando per sostenere con risorse umane e tecnologiche la Caritas giapponese. Anche in India e Pakistan le comunità cattoliche hanno avviato collette e stanno accompagnando il popolo giapponese con la preghiera. E’ una grande manifestazione di solidarietà che ci conforta molto”. Sull’atteggiamento che oggi vivono i cattolici e tutto il popolo giapponese, p. Mendes cita le parole del salmo 50: “Un cuore contrito e affranto, tu o Dio non disprezzi”. “Sono certo – conclude – che il Signore accoglierà il grido e le preghiere di questo popolo provato dalla sofferenza”.
Radio Vaticana - E' quanto dichiara all’Agenzia Fides p. Bonnie Mendes, Direttore del Dipartimento Asia di Caritas Internationalis, che da Bangkok sta svolgendo un ruolo di coordinamento fra il Giappone, il network internazionale e gli uffici centrali. “L’opera della Caritas in Giappone – spiega a Fides – per ora è quella di prepararsi e attrezzarsi per rispondere alle necessità che il governo solleverà nel campo degli aiuti umanitari. Per questo abbiamo istituito un Centro di Emergenza a Sendai. Le operazioni di soccorso sono condotte da personale della protezione civile nipponica, altamente specializzato, a livello di risorse e tecnologie. Dunque, in questo caso, dove il disastro ha colpito una società molto ben organizzata, non occorrono volontari armati solo di buona volontà, ma servono aiuti mirati. La Caritas è una delle organizzazioni che, se chiamate in causa, saranno pronte a entrare in campo per cogestire l’emergenza”. P. Mendes rimarca, infatti, anche “il problema della possibile contaminazione nucleare, che impone massima prudenza e personale specializzato anche fra i soccorritori”. “Il nostro lavoro – puntualizza il direttore di Caritas Asia – si farà più utile, ampio e intenso nella seconda fase, quella della riabilitazione post-emergenza. Allora ci sarà da profondere il massimo sforzo”. P. Mendes si dice “molto incoraggiato dalla risposta che giunge dai paesi asiatici: hanno raccolto fondi le Caritas di Singapore, Macao, Taiwan e anche di Myanmar e Vietnam, paesi molto poveri e con difficoltà interne. Molto attiva risulta la Caritas Corea che, con altri gruppi cristiani, si sta attivando per sostenere con risorse umane e tecnologiche la Caritas giapponese. Anche in India e Pakistan le comunità cattoliche hanno avviato collette e stanno accompagnando il popolo giapponese con la preghiera. E’ una grande manifestazione di solidarietà che ci conforta molto”. Sull’atteggiamento che oggi vivono i cattolici e tutto il popolo giapponese, p. Mendes cita le parole del salmo 50: “Un cuore contrito e affranto, tu o Dio non disprezzi”. “Sono certo – conclude – che il Signore accoglierà il grido e le preghiere di questo popolo provato dalla sofferenza”.
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