La pillola del giorno dopo, o “pillola abortiva”, è osteggiata dalla maggioranza dei medici italiani
Uccr - I medici obiettori che rifiutano di prescrivere la pillola contro la vita di un altro essere umano arrivano infatti all’85% (cfr. Il Reporter.it). Ricordiamo che il meccanismo d’azione di questo farmaco non è semplicemente “contraccettivo”, bensì “abortivo”, poiché impedisce che l’eventuale ovulo fecondato (che è un embrione umano), ormai giunto nel suo sviluppo allo stadio di blastocisti, si impianti nella parete uterina.Il risultato finale è l’espulsione e la perdita di questo embrione. Come ricorda la Pontificia Accademia della Vita in un preciso comunicato, l’individuo umano non può avere maggiore o minor valore (con conseguente fluttuazione del dovere alla sua tutela) a seconda dello stadio di sviluppo in cui si trova. Evidentemente la maggioranza dei medici è consapevole di questo e non vuole rendersi complice di un aborto chimico.
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