Ma chi l’ha detto che le favole non sono più attuali? Chi pensa che i nostri figli debbano essere educati solo con i cartoni animati o i programmi televisivi e non possano piuttosto apprendere valori quali l’amicizia, l’amore e la solidarietà grazie ad una bella fiaba in rima? E soprattutto, chi di noi non ha mai creduto al gatto blu e alla sua bellissima isola?
Flaminia Giovanelli nelle pagine del suo libro “L’isola del gatto blu. Avventure e paure all’ombra delle palme” (edito da Cantagalli) ci narra una bellissima storia accompagnata dalle immagini di Paola Bevicini, che rendono questo breve, semplice e tenero racconto ancora più simpatico e accattivante. Non solo per i piccoli, ma anche per i grandi che ancora vogliono insegnare ai bambini a crescere. Sì, perché la storia scritta in rima, una lunga e bella filastrocca, si snoda nella nostra lingua armoniosa e ci riporta alla memoria i momenti in cui le nonne o le mamme ci raccontavano delle fiabe, la notte prima di addormentarci o nei momenti in cui si creava il legame tra grandi e piccini, tra passato e futuro, tra memoria e speranza. Il racconto orale esercita sempre un fascino notevole e lascia ancora oggi i bambini a bocca aperta, con gli occhi spalancati aspettando il seguito della storia…e poi…e poi?!??!
Nella narrazione c’è inevitabilmente una trasmissione di umanità, di emozioni e di sensazioni che si trasmettono con la lettura; si viene così a creare quel legame indissolubile tra chi legge e racconta e chi dal canto suo si perde nei meandri della fantasia e parte per sentieri sconosciuti che gli apriranno strade inaspettate e avventure infinite….
Tornando al nostro libro, “L’isola del gatto blu” rappresenta una piccola isola di fantasia dove, almeno per un po’, i nostri figli possono ancora divertirsi a giocare. L’eroe in questione, un bellissimo gattone blu, è in realtà un antieroe, perché, come tanti suoi insigni predecessori (il Brutto anatroccolo, Pollicino, Cenerentola o lo stesso Soldatino di piombo), non ha l’aspetto e tutte le caratteristiche dell’eroe. Anzi, il suo aspetto lo avvicina più ad un ‘caso particolare’, ‘anomalo’, allontanandolo così dagli altri animali che invece si prendono gioco di lui. “Oltre a ciò, è sicuro, ti meraviglierà d’un altro fatto la particolarità: l’eroe di questa storia è uno strano gatto, che aveva, tra l’altro, fama d’esser matto. Ma ciò che in lui si credeva esser stranezza non era altro che una gran riservatezza dovuta al buffo colore del suo pelo che, figurati, era azzurro come il cielo!”
La situazione non fa che aumentare l’insicurezza del bellissimo gattone blu che rischierebbe di restare imprigionato dalle sue paure se non accadesse il miracolo delle favole. Infatti, nonostante il colore del suo pelo, il nostro gatto protagonista, quasi inaspettatamente, scopre in sè un carattere, una forza e un’intelligenza che non pensava nemmeno lui di avere. Un bel giorno, appare sull’isola (popolata solo da animali) un grande serpente che sparge il terrore tra tutti gli abitanti ma… ecco che il gatto che pensa di non avere niente da perdere va oltre le apparenze, non si lascia intimorire e parla sinceramente con il serpente.
In questo modo scopre una delle cose più belle della vita: l’amicizia. Non solo si rende conto che poi, alla fine, il serpente non è così aggressivo e pericoloso come dicono, ma trova anche un alleato che lo aiuta a conoscersi e a cambiare. Tutto questo perché anche il serpente si fida di lui, non lo giudica per il suo pelo bluastro né si prende gioco di lui, ma lo accetta e lo apprezza per quello che è. “Una rivincita prender ti potrai se con me – disse – un patto stringer vorrai. Fino ad ora loro t’hanno sbeffeggiato, ma adesso da tutti verrai rispettato! Antica amicizia ti professeranno quando dei nostri rapporti essi sapranno, ma non lasciarti sfuggir quest’occasione per dar loro una meritata lezione.”
E fu così che… no, la fine della favola non ve la racconto. Lascio a voi il piacere di scoprirla tra le pagine colorate di questo libro, ma una cosa posso ancora anticiparvela: il gatto blu imparerà a crescere e a vivere, conoscerà la paura e la derisione e le supererà; toccherà con… ‘zampa’ i propri limiti e le proprie forze; apprezzerà l’amicizia e assaporerà l’amore e la fiducia di chi crede in te. E a quel punto, la storia sembra finire, e invece… è appena iniziata!
Flaminia Giovanelli nelle pagine del suo libro “L’isola del gatto blu. Avventure e paure all’ombra delle palme” (edito da Cantagalli) ci narra una bellissima storia accompagnata dalle immagini di Paola Bevicini, che rendono questo breve, semplice e tenero racconto ancora più simpatico e accattivante. Non solo per i piccoli, ma anche per i grandi che ancora vogliono insegnare ai bambini a crescere. Sì, perché la storia scritta in rima, una lunga e bella filastrocca, si snoda nella nostra lingua armoniosa e ci riporta alla memoria i momenti in cui le nonne o le mamme ci raccontavano delle fiabe, la notte prima di addormentarci o nei momenti in cui si creava il legame tra grandi e piccini, tra passato e futuro, tra memoria e speranza. Il racconto orale esercita sempre un fascino notevole e lascia ancora oggi i bambini a bocca aperta, con gli occhi spalancati aspettando il seguito della storia…e poi…e poi?!??!
Nella narrazione c’è inevitabilmente una trasmissione di umanità, di emozioni e di sensazioni che si trasmettono con la lettura; si viene così a creare quel legame indissolubile tra chi legge e racconta e chi dal canto suo si perde nei meandri della fantasia e parte per sentieri sconosciuti che gli apriranno strade inaspettate e avventure infinite….
Tornando al nostro libro, “L’isola del gatto blu” rappresenta una piccola isola di fantasia dove, almeno per un po’, i nostri figli possono ancora divertirsi a giocare. L’eroe in questione, un bellissimo gattone blu, è in realtà un antieroe, perché, come tanti suoi insigni predecessori (il Brutto anatroccolo, Pollicino, Cenerentola o lo stesso Soldatino di piombo), non ha l’aspetto e tutte le caratteristiche dell’eroe. Anzi, il suo aspetto lo avvicina più ad un ‘caso particolare’, ‘anomalo’, allontanandolo così dagli altri animali che invece si prendono gioco di lui. “Oltre a ciò, è sicuro, ti meraviglierà d’un altro fatto la particolarità: l’eroe di questa storia è uno strano gatto, che aveva, tra l’altro, fama d’esser matto. Ma ciò che in lui si credeva esser stranezza non era altro che una gran riservatezza dovuta al buffo colore del suo pelo che, figurati, era azzurro come il cielo!”
La situazione non fa che aumentare l’insicurezza del bellissimo gattone blu che rischierebbe di restare imprigionato dalle sue paure se non accadesse il miracolo delle favole. Infatti, nonostante il colore del suo pelo, il nostro gatto protagonista, quasi inaspettatamente, scopre in sè un carattere, una forza e un’intelligenza che non pensava nemmeno lui di avere. Un bel giorno, appare sull’isola (popolata solo da animali) un grande serpente che sparge il terrore tra tutti gli abitanti ma… ecco che il gatto che pensa di non avere niente da perdere va oltre le apparenze, non si lascia intimorire e parla sinceramente con il serpente.
In questo modo scopre una delle cose più belle della vita: l’amicizia. Non solo si rende conto che poi, alla fine, il serpente non è così aggressivo e pericoloso come dicono, ma trova anche un alleato che lo aiuta a conoscersi e a cambiare. Tutto questo perché anche il serpente si fida di lui, non lo giudica per il suo pelo bluastro né si prende gioco di lui, ma lo accetta e lo apprezza per quello che è. “Una rivincita prender ti potrai se con me – disse – un patto stringer vorrai. Fino ad ora loro t’hanno sbeffeggiato, ma adesso da tutti verrai rispettato! Antica amicizia ti professeranno quando dei nostri rapporti essi sapranno, ma non lasciarti sfuggir quest’occasione per dar loro una meritata lezione.”
E fu così che… no, la fine della favola non ve la racconto. Lascio a voi il piacere di scoprirla tra le pagine colorate di questo libro, ma una cosa posso ancora anticiparvela: il gatto blu imparerà a crescere e a vivere, conoscerà la paura e la derisione e le supererà; toccherà con… ‘zampa’ i propri limiti e le proprie forze; apprezzerà l’amicizia e assaporerà l’amore e la fiducia di chi crede in te. E a quel punto, la storia sembra finire, e invece… è appena iniziata!
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.