La nostra Federica Scorpo continua l'inchiesta sul caso dei lavoratori licenziati
Qualche settimana fa abbiamo parlato su La Perfetta Letizia del caso di una giovane donna, Katia Scannavini, che è stata licenziata da Italia lavoro Spa al sesto mese di gravidanza, e con lei altri suoi colleghi. La denuncia dell’ingiustizia è diventata un caso nazionale e il PD ha elaborato un’interrograzione parlamentare sul caso Italia Lavoro. Oggi questo vergognoso fatto è stato trattato sui maggiori quotidiani italiani tra cui il Corriere della Sera, l’Avvenire, il Manifesto e il Messaggero. Ieri mattina i lavoratori hanno manifestato all’entrata della sede di Italia lavoro. Italia lavoro Spa è un’agenzia del Welfare che si occupa proprio del collocamento per le fasce deboli
; ancora una volta, l’Italia dà prova della sua coerenza, poiché tra i licenziati troviamo appunto una giovane donna in gravidanza e suo marito (quindi un’intera famiglia lasciata senza lavoro) e un lavoratore malato, oltre a tutti gli altri co.co.pro. e lavoratori a tempo determinato cui non è stato rinnovato il contratto.
Ieri mattina i lavoratori si sono presentati all’entrata dell’Azienda per protestare contro Maurizio Sacconi, Ministro del Lavoro e del Welfare, che ha “voluto” questi tagli. La società respinge le accuse affermando che sono solo 17 le persone verso le quali sono stati costretti a sciogliere la collaborazione e riguardo la giovane donna in gravidanza Sacconi dice: “Non potevamo saperlo, perché questa situazione non ci risultava”. Invece, dal racconto della ragazza e dalla sua intervista che abbiamo realizzato su la Perfetta Letizia, sappiamo che Katia Scannavini aveva avvisato la sua responsabile della situazione e che quando ha inviato la comunicazione non ha avuto alcuna risposta, se non una lettera di rescissione del contratto a progetto prima della scadenza.
Questa è la dichiarazione rilasciata da Marianna Madi, deputata del Pd e componente della commissione Lavoro della Camera sul caso ‘Italia Lavoro spa’ guidata da Paolo Reboani: “La società Italia Lavoro Spa, Agenzia tecnica del ministero del Lavoro, sta attuando una vergognosa serie di licenziamenti al suo interno mandando a casa lavoratori precari, e non facendosi scrupoli nel gettare in mezzo ad una strada anche una giovane donna al sesto mese di gravidanza. Italia Lavoro spa, guidata da Paolo Reboani, già capo della segreteria tecnica del ministro Sacconi, ha infatti licenziato in tronco decine di collaboratori, spesso precari da molti anni. La loro colpa? Essersi attenuti all'art. 32 del collegato lavoro voluto dallo stesso Sacconi. Questa legge fissava al 23 gennaio 2011 il termine per comunicare ai datori di lavoro la volontà di impugnare i licenziamenti o le violazioni delle clausole dei contratti a termine. I precari hanno comunicato che avrebbero potuto far valere i loro diritti. La risposta di Italia Lavoro è stata il licenziamento. Senza alcuna motivazione o relazione con il lavoro svolto da queste persone. Sono stati gli stessi vertici interni di Italia lavoro ad esprimere informalmente ai precari il loro disagio per questi licenziamenti. E’ da notare che non era assolutamente certo che i precari avrebbero fatto causa, si attenevano semplicemente a quanto voluto dalla leggeper la tutela dei propri diritti. Abbiamo presentato un'interrogazione con Maria Grazia Gatti, con la speranza che il governo si ravveda da un tale, disgustoso, comportamento''.
In scena è entrata anche la CGIL e il segretario Fulvio Fammoni ha affermato: "Oggi l'emergenza è bloccare la rescissione dei contratti. Oltre alle tutele sindacali alle persone, oltre alla richiesta già inviata di intervento ai ministri, chiederemo anche un intervento a livello parlamentare, restando in attesa di essere convocati dall'azienda, così come richiesto dalle categorie". In questi giorni c’è una grande mobilitazione sulla situazione di questi lavoratori, che rappresenta l’ennesimo campanello dall’arme che qualcosa nel nostro paese non funziona. Bisognerebbe almeno prenderne atto.
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