venerdì, maggio 06, 2011
Amnesty International ha chiesto alle autorità statunitensi e pakistane di fare chiarezza su alcuni aspetti dell'operazione di Abbottabad nella quale Osama bin Laden è stato ucciso.

AmenstyInternational - In particolare, l'organizzazione per i diritti umani ha chiesto informazioni sullo status e sul luogo in cui si trovano coloro che erano con bin Laden e sulle circostanze della sua uccisione. "Vogliamo informazioni dalle autorità statunitensi e pakistane su quante persone erano nel complesso al momento dell'operazione, cosa è accaduto loro e nello specifico qual è lo status dei sopravvissuti e dove si trovano" - ha dichiarato Claudio Cordone di Amnesty International. Secondo i resoconti attribuiti a funzionari dell'intelligence pakistana, 18 persone erano nel complesso con bin Laden al momento dell'attacco statunitense.

Funzionari degli Usa hanno riferito che cinque persone sono state uccise e due donne ferite - una delle quali è stata identificata come moglie di bin Laden - e che al termine dell'operazione queste sono state lasciate nel complesso insieme ad almeno sei bambini.

Il 3 maggio, il direttore della Cia Leon Panetta ha detto che le forze statunitensi avevano la piena autorizzazione di uccidere Osama bin Laden ma che, se si fosse arreso, avrebbero potuto catturarlo.

La Casa Bianca ha riferito che Osama bin Laden era disarmato ma ha opposto resistenza alla cattura.

"Visto che non era armato, non è chiaro come abbia opposto resistenza all'arresto e se sia stato fatto un tentativo di catturarlo piuttosto che ucciderlo" - ha dichiarato Cordone.

"Secondo Amnesty International, le forze statunitensi avrebbero dovuto tentare di prendere Osama bin Laden vivo, al fine di condurlo dinanzi a un tribunale, se era disarmato e se non rappresentava una minaccia immediata".

Osama bin Laden ha rivendicato la responsabilità di atti di terrorismo equivalenti a crimini contro l'umanità e ha ispirato altri a commetterne. I responsabili di questi atti devono essere portati dinanzi alla giustizia secondo modalità in linea col diritto internazionale.


Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa