Il disastro di Fukushima sembra non avere fine: livelli di radioattività 3.300 volte sopra il limite in mare. Alti livelli di cesio nel depuratore di Koriyama
Greenreport - La Tokyo Electric Power Company (Tepco) ha annunciato oggi che i "liquidatori" della centrale nucleare di Fukushima Daiichi hanno avviato un piano per entrare nell'edificio lesionato del reattore n.1 (Nella foto) per installare apparecchiature che dovrebbero contribuire a raffreddare il reattore e ridurre la quantità di materiale radioattivo all'interno dell'edificio. Secondo la Tepco «L'equipaggiamento è progettato per filtrare il 95% delle sostanze radioattive nell'aria provenienti attraverso i condotti, quando opera per 24 ore», quattro dei dispositivi saranno installati fuori dalla porta dell'edificio del reattore.
Il "liquidatori" però hanno bisogno di un ambiente "sicuro" per installare le apparecchiature in gradp di raffreddare costantemente il reattore. Una "water gauge" aiuterà la Tepco a determinare la fattibilità del suo piano per raffreddare le barre di combustibile del reattore ricoprendole con acqua.
Otto lavoratori sono già stati selezionati per penetrare il 5 maggio nell'edificio del reattore numero 1, saranno i primi esseri umani a farlo dopo l'esplosione di idrogeno che si è verificata il giorno dopo il terremoto/tsunami dell'11 marzo.
Intanto, mentre si prepara questa ennesima missione disperata, la Tepco annuncia che a Fukushima Daiichi ha rilevato livelli di radioattività 3.300 volte sopra il limite nel mare davanti al reattore n. 2
Nei campioni raccolti il 30 aprile davanti ad una presa d'acqua marina la Tepco ha rilevato 130 becquerel di iodio-131: un dato 3.300 volte il limite nazionale e il 30% superiore al livello rilevato solo il giorno prima. Si tratta dello stesso sito nel quale il 2 aprile vennero rilevati livelli di iodio-131 7 milioni e mezzo di volte sopra i limiti. La Tepco ammette di aver rilevato, sempre sabato, nello stesso punto cesio-134 a 120 volte sopra il limite e cesio-137 a 81 volte sopra il limite, che però sarebbero in calo per il terzo giorno consecutivo.
Migliori notizie vengono dai prelievi di acqua davanti ai reattori 1, 3 e 4 , dove a sud delle prese d'acqua c'è stato un calo dei livelli di iodio e cesio radioattivi del 90%, però la Tepco ha confermato che il livello di acqua altamente radioattiva in mare è salito da tre a quattro volte rispetto a quello del giorno precedente lungo la costa, a 10 km a sud della centrale nucleare e ha annunciato: «Stiamo continuando a monitorare il livello, anche se non c'è stata una perdita d'acqua dolce altamente contaminata».
Per il nucleare giapponese post Fukushima si presenta però un'altra inaspettata grana: nei fanghi di un depuratore a Koriyama City, nella prefettura di Fukushima, sono stati trovati elevati livelli di cesio radioattivo. Il dato emerge dalle analisi effettuate in varie prefetture sui fanghi degli impianto di trattamento delle acque reflue che in alcuni casi venivano utilizzati nei cementifici. Nel caso del depuratore di Koriyama i fanghi contenevano 26.400 becquerel di cesio radioattivo per chilogrammo. La scorie solidificate prodotte dal depuratore conteneva 334.000 becquerel/Kg, cioè 1.300 volte sopra il livello trovato prima della catastrofe della centrale nucleare di Fukushima Daiichi.
Secondo la prefettura la radioattività potrebbe essere causata dalla pioggia che ha dilavato le sostanze radioattive trasportandole nelle fogne e da qui al depuratore che le ha "concentrate". Il governo della prefettura dio Fukushima ha deciso di sospendere il riciclaggio dei fanghi e di "tracciare" quelli già spediti ai cementifici per determinare come siano stati utilizzati.
Il ministero del territorio e dei trasporti del Giappone ha detto che riferirà su questo ennesimo "incidente" alla Nuclear industrial safety aency e che si coordinerà con il ministero dell'ambiente e tutte le altre istituzioni interessate per trovare il modo di trattare i fanghi (praticamente diventati scorie nucleari) in modo sicuro. I fanghi del depuratore dovranno essere stoccati presso l'impianto fino a che non sarà trovata una soluzione.
Greenreport - La Tokyo Electric Power Company (Tepco) ha annunciato oggi che i "liquidatori" della centrale nucleare di Fukushima Daiichi hanno avviato un piano per entrare nell'edificio lesionato del reattore n.1 (Nella foto) per installare apparecchiature che dovrebbero contribuire a raffreddare il reattore e ridurre la quantità di materiale radioattivo all'interno dell'edificio. Secondo la Tepco «L'equipaggiamento è progettato per filtrare il 95% delle sostanze radioattive nell'aria provenienti attraverso i condotti, quando opera per 24 ore», quattro dei dispositivi saranno installati fuori dalla porta dell'edificio del reattore.
Il "liquidatori" però hanno bisogno di un ambiente "sicuro" per installare le apparecchiature in gradp di raffreddare costantemente il reattore. Una "water gauge" aiuterà la Tepco a determinare la fattibilità del suo piano per raffreddare le barre di combustibile del reattore ricoprendole con acqua.
Otto lavoratori sono già stati selezionati per penetrare il 5 maggio nell'edificio del reattore numero 1, saranno i primi esseri umani a farlo dopo l'esplosione di idrogeno che si è verificata il giorno dopo il terremoto/tsunami dell'11 marzo.
Intanto, mentre si prepara questa ennesima missione disperata, la Tepco annuncia che a Fukushima Daiichi ha rilevato livelli di radioattività 3.300 volte sopra il limite nel mare davanti al reattore n. 2
Nei campioni raccolti il 30 aprile davanti ad una presa d'acqua marina la Tepco ha rilevato 130 becquerel di iodio-131: un dato 3.300 volte il limite nazionale e il 30% superiore al livello rilevato solo il giorno prima. Si tratta dello stesso sito nel quale il 2 aprile vennero rilevati livelli di iodio-131 7 milioni e mezzo di volte sopra i limiti. La Tepco ammette di aver rilevato, sempre sabato, nello stesso punto cesio-134 a 120 volte sopra il limite e cesio-137 a 81 volte sopra il limite, che però sarebbero in calo per il terzo giorno consecutivo.
Migliori notizie vengono dai prelievi di acqua davanti ai reattori 1, 3 e 4 , dove a sud delle prese d'acqua c'è stato un calo dei livelli di iodio e cesio radioattivi del 90%, però la Tepco ha confermato che il livello di acqua altamente radioattiva in mare è salito da tre a quattro volte rispetto a quello del giorno precedente lungo la costa, a 10 km a sud della centrale nucleare e ha annunciato: «Stiamo continuando a monitorare il livello, anche se non c'è stata una perdita d'acqua dolce altamente contaminata».
Per il nucleare giapponese post Fukushima si presenta però un'altra inaspettata grana: nei fanghi di un depuratore a Koriyama City, nella prefettura di Fukushima, sono stati trovati elevati livelli di cesio radioattivo. Il dato emerge dalle analisi effettuate in varie prefetture sui fanghi degli impianto di trattamento delle acque reflue che in alcuni casi venivano utilizzati nei cementifici. Nel caso del depuratore di Koriyama i fanghi contenevano 26.400 becquerel di cesio radioattivo per chilogrammo. La scorie solidificate prodotte dal depuratore conteneva 334.000 becquerel/Kg, cioè 1.300 volte sopra il livello trovato prima della catastrofe della centrale nucleare di Fukushima Daiichi.
Secondo la prefettura la radioattività potrebbe essere causata dalla pioggia che ha dilavato le sostanze radioattive trasportandole nelle fogne e da qui al depuratore che le ha "concentrate". Il governo della prefettura dio Fukushima ha deciso di sospendere il riciclaggio dei fanghi e di "tracciare" quelli già spediti ai cementifici per determinare come siano stati utilizzati.
Il ministero del territorio e dei trasporti del Giappone ha detto che riferirà su questo ennesimo "incidente" alla Nuclear industrial safety aency e che si coordinerà con il ministero dell'ambiente e tutte le altre istituzioni interessate per trovare il modo di trattare i fanghi (praticamente diventati scorie nucleari) in modo sicuro. I fanghi del depuratore dovranno essere stoccati presso l'impianto fino a che non sarà trovata una soluzione.
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