Secondo la Cnn, nel solo 2010 in Messico sono stati uccisi 50 ambientalisti e attivisti dei diritti umani. Salva le Foreste rilancia la denuncia del Colectivo contra la tortura y la impunidad (Ccti) del Messico e ricorda la figura di Javier Torres Cruz che si batteva contro la deforestazione illegale praticata dai signori della droga nello Stato messicano di Guerrero.
GreenReport - «Leader dell'associazione ambientalista dell'Organizzazione della Coyuca Montagne e Petatlán, Torres Cruz si batteva a viso aperto contro il disboscamento illegale nella regione montagnosa, per fare spazio alle coltivazioni di papavero da oppio». Secondo il Ccti i sicari del cartello della droga hanno teso un agguato a Torres Cruz mentre era in auto vicino alla sua città natale di La Morena, nelle montagne Petatlan, per andare nella comunità Puerto de la Mosca, a trovare i suoi figli. Gli assassini sono stati identificati come "los Arreolas", vicini al del signore della droga Alba Álvarez. Nell'imboscata è rimasto ferito anche il fratello dell'ambientalista, Felipe Torres. Torres Cruz viveva nascosto dal dicembre del 2008, quando era stato fermato ad un posto di blocco militare e dopo essere stato bendato e picchiato fu consegnato da soldati del 19 Battaglione di Fanteria ad un gruppo di persone armate, presunti sicari al servizio si Alba Álvarez.
Torres Cruz riuscì a scappare e a denunciare i militari di fronte alle commissioni dei diritti umani dello Stato di Guerrero e federale, ma anche alle organizzazioni internazionali. Torres Cruz era una persona coraggiosa: nel 2008 accusò un allevatore di minacciare i contadini per impossessarsi della loro terra, poi ha fatto i nomi degli uomini legati ad Alba Álvarez, accusandoli di aver ucciso nel 2001 Digna Ochoa, un attivista dei diritti umani, ma secondo le autorità si trattava di un suicidio.
L'omicidio di Torres Cruz è probabilmente legato alla sua testimonianza contro Alba Álvarez.
Per questo Sara Méndez Morales del Ccti e del Comité de defensa integral de derechos humanos, ha scritto una lettera/appello alle autorità statali e federali, che può essere sottoscritta su internet, nel quale dice: «Atteraverso la presente vogliamo manifestare la nostra preocupazione per l'assassinio di Javier Torres Cruz, campesino ecologista, e l'aggressione contro Felipe Torres, a Petatlán, Guerrero, por questo sollecitiamo: Cessino gli attacchi e le agressioni contro i familiari e gli amici di Javier Toerres Cruz; Ci sia una piena riparazione dei danni e si adottino i mezzi necessari per proteggere l'integrità física e psicologica dei familiari e degli amici di Javier Torres Cruz; Inizi un'adeguata inchiesta ministeriale e si attuino tutte le iniziative tendenti al chiarimento di tutti i fatti prima menzionati, così come alla riparazione dei danni e perchè cessino le continue violazioni dei diritti umani; Si dia il via ad un'indagine pronta e veloce, che chiarisca gli omicidi di Adolfo Torres Rosas e di Javier Torres Cruz; le detenzioni di Anselmo Torres Quiroz e Húber Vega Correa e le aggressioni contro Isaías Torres Rosas e Felipe Torres, in modo che i responsabili materiali e intellettuali, includendo le autorità coinvolte nei fatti menzionati, siano portate davanti ad un tribunale competente, independente e imparziale e che siano applicate le sanzioni penali, civili e/o amministrative previste dalla legge, sollecitando che i risultati di questa indagione siano pubblici e che i responsabili abbiano sanzioni pertinenti; Si ordini la liberazione inmediata di Anselmo Torres Quiroz e Húber Vega Correa, nel caso che siaono detenuti in assenza di accuse legali valide, nel caso che queste accuse esustano, portarli davanti ad un tribunale indipendente, competente, giusto ed imparziale e garantendogli i loro diritti processuali in ogni momento; In generale, conformare le proprie azioni al disposto della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani ed ai patti e convenzioni internazionali al riguardo ratificati dal Messico; tenemdo conto dei trattati internazionali firmati e ratificati dal Messico, manifestiamo la nostra profonda preoccupazione per la grave situazione dei diritti umani che si vive in Messico».
GreenReport - «Leader dell'associazione ambientalista dell'Organizzazione della Coyuca Montagne e Petatlán, Torres Cruz si batteva a viso aperto contro il disboscamento illegale nella regione montagnosa, per fare spazio alle coltivazioni di papavero da oppio». Secondo il Ccti i sicari del cartello della droga hanno teso un agguato a Torres Cruz mentre era in auto vicino alla sua città natale di La Morena, nelle montagne Petatlan, per andare nella comunità Puerto de la Mosca, a trovare i suoi figli. Gli assassini sono stati identificati come "los Arreolas", vicini al del signore della droga Alba Álvarez. Nell'imboscata è rimasto ferito anche il fratello dell'ambientalista, Felipe Torres. Torres Cruz viveva nascosto dal dicembre del 2008, quando era stato fermato ad un posto di blocco militare e dopo essere stato bendato e picchiato fu consegnato da soldati del 19 Battaglione di Fanteria ad un gruppo di persone armate, presunti sicari al servizio si Alba Álvarez.
Torres Cruz riuscì a scappare e a denunciare i militari di fronte alle commissioni dei diritti umani dello Stato di Guerrero e federale, ma anche alle organizzazioni internazionali. Torres Cruz era una persona coraggiosa: nel 2008 accusò un allevatore di minacciare i contadini per impossessarsi della loro terra, poi ha fatto i nomi degli uomini legati ad Alba Álvarez, accusandoli di aver ucciso nel 2001 Digna Ochoa, un attivista dei diritti umani, ma secondo le autorità si trattava di un suicidio.
L'omicidio di Torres Cruz è probabilmente legato alla sua testimonianza contro Alba Álvarez.
Per questo Sara Méndez Morales del Ccti e del Comité de defensa integral de derechos humanos, ha scritto una lettera/appello alle autorità statali e federali, che può essere sottoscritta su internet, nel quale dice: «Atteraverso la presente vogliamo manifestare la nostra preocupazione per l'assassinio di Javier Torres Cruz, campesino ecologista, e l'aggressione contro Felipe Torres, a Petatlán, Guerrero, por questo sollecitiamo: Cessino gli attacchi e le agressioni contro i familiari e gli amici di Javier Toerres Cruz; Ci sia una piena riparazione dei danni e si adottino i mezzi necessari per proteggere l'integrità física e psicologica dei familiari e degli amici di Javier Torres Cruz; Inizi un'adeguata inchiesta ministeriale e si attuino tutte le iniziative tendenti al chiarimento di tutti i fatti prima menzionati, così come alla riparazione dei danni e perchè cessino le continue violazioni dei diritti umani; Si dia il via ad un'indagine pronta e veloce, che chiarisca gli omicidi di Adolfo Torres Rosas e di Javier Torres Cruz; le detenzioni di Anselmo Torres Quiroz e Húber Vega Correa e le aggressioni contro Isaías Torres Rosas e Felipe Torres, in modo che i responsabili materiali e intellettuali, includendo le autorità coinvolte nei fatti menzionati, siano portate davanti ad un tribunale competente, independente e imparziale e che siano applicate le sanzioni penali, civili e/o amministrative previste dalla legge, sollecitando che i risultati di questa indagione siano pubblici e che i responsabili abbiano sanzioni pertinenti; Si ordini la liberazione inmediata di Anselmo Torres Quiroz e Húber Vega Correa, nel caso che siaono detenuti in assenza di accuse legali valide, nel caso che queste accuse esustano, portarli davanti ad un tribunale indipendente, competente, giusto ed imparziale e garantendogli i loro diritti processuali in ogni momento; In generale, conformare le proprie azioni al disposto della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani ed ai patti e convenzioni internazionali al riguardo ratificati dal Messico; tenemdo conto dei trattati internazionali firmati e ratificati dal Messico, manifestiamo la nostra profonda preoccupazione per la grave situazione dei diritti umani che si vive in Messico».
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