Secondo il rapporto annuale dell’Inps, otto miloni di pensioni (circa il 50,8%) sono inferiori ai 500 euro al mese. La quota sale al 79% se si considerano le pensioni sotto i 1000 euro. Non è una novità, ma la domanda è: come si può vivere con meno di 500 euro al mese?
Considerando che i soggetti che percepiscono la pensione sono persone di almeno sessanta anni (spesso cittadini che hanno lavorato una vita), di solito soli, con figli da mantenere perché precari, o con figli che hanno già le loro famiglie, come possono essi vivere con 500 euro al mese, tenendo conto di affitti, tasse, spese mediche e tutto quello che concerne la vita quotidiana? Per le donne il quadro è ancora più tragico: il 91% percepisce una pensione sotto i 1000 euro, di cui il 61% sotto i 500 euro (contro il 36% degli uomini).
Il Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi ha dichiarato che la situazione delle pensioni è stabile e non ci saranno altri interventi, e alla presentazione della relazione annuale della Covip (COmmissione di Vigilanza sui fondi Pensione) ha inoltre aggiunto che “la pensione integrativa é sempre più importante, se non necessaria, per le giovani generazioni". Il Presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, ha invece sottolineato soprattutto che l’equilibrio raggiunto non è a scapito dei giovani, che avranno la pensione, e che la qualità della loro pensione è in stretta relazione al destino del aistema del nostro paese. Ha aggiunto che il problema reale per tutti è che si deve lavorare di più, oltre l’imprescindibile necessità di una crescita economica. Insomma, gli italiani sono nelle mani del sistema economico… e politico. E visto che le pensioni oggi sono inferiori ai 500 euro al mese (e chissà domani), meglio affidarsi alla pensione integrativa!
Dopo una vita di sacrifici, la pensione dovrebbe essere un modo per raccoglierne i frutti e per riposarsi dal faticoso lavoro, invece in queste condizioni sembra l’inizio della fine... almeno per chi dovrà sopravvivere con meno di 500 euro al mese o sarà costretto ad allungare gli anni di lavoro per arrivare ad una pensione decente o addirittura per poterla percepire.
Insomma, crisi economica e politica, pensioni basse, disoccupazione, precariato giovanile… possiamo dire che a noi italiani non manca proprio nulla!
Considerando che i soggetti che percepiscono la pensione sono persone di almeno sessanta anni (spesso cittadini che hanno lavorato una vita), di solito soli, con figli da mantenere perché precari, o con figli che hanno già le loro famiglie, come possono essi vivere con 500 euro al mese, tenendo conto di affitti, tasse, spese mediche e tutto quello che concerne la vita quotidiana? Per le donne il quadro è ancora più tragico: il 91% percepisce una pensione sotto i 1000 euro, di cui il 61% sotto i 500 euro (contro il 36% degli uomini).
Il Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi ha dichiarato che la situazione delle pensioni è stabile e non ci saranno altri interventi, e alla presentazione della relazione annuale della Covip (COmmissione di Vigilanza sui fondi Pensione) ha inoltre aggiunto che “la pensione integrativa é sempre più importante, se non necessaria, per le giovani generazioni". Il Presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, ha invece sottolineato soprattutto che l’equilibrio raggiunto non è a scapito dei giovani, che avranno la pensione, e che la qualità della loro pensione è in stretta relazione al destino del aistema del nostro paese. Ha aggiunto che il problema reale per tutti è che si deve lavorare di più, oltre l’imprescindibile necessità di una crescita economica. Insomma, gli italiani sono nelle mani del sistema economico… e politico. E visto che le pensioni oggi sono inferiori ai 500 euro al mese (e chissà domani), meglio affidarsi alla pensione integrativa!
Dopo una vita di sacrifici, la pensione dovrebbe essere un modo per raccoglierne i frutti e per riposarsi dal faticoso lavoro, invece in queste condizioni sembra l’inizio della fine... almeno per chi dovrà sopravvivere con meno di 500 euro al mese o sarà costretto ad allungare gli anni di lavoro per arrivare ad una pensione decente o addirittura per poterla percepire.
Insomma, crisi economica e politica, pensioni basse, disoccupazione, precariato giovanile… possiamo dire che a noi italiani non manca proprio nulla!
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