domenica, maggio 29, 2011
Escalation di violenza nello Yemen già scosso dalle proteste contro il governo di Saleh. Combattenti armati legati ad Al Qaeda hanno preso il controllo della città di Zinjibar, nel Sud del Paese, dopo un conflitto a fuoco costato la vita a 18 persone. Il servizio Marco Guerra: ascolta

Radio Vaticana
- Dopo almeno due giorni di sanguinosi
combattimenti, la cittadina di Zinjibar, nella turbolenta provincia meridionale di Abyan, è caduta nelle mani di un gruppo armato integralista legato al Qaeda. “Circa 300 combattenti islamici sono entrati in città e alla fine sono riusciti a prendere il controllo di tutto”, ha detto un residente. 18 i morti, secondo un bilancio tracciato da fonti ufficiali locali. ''Ieri mattina - dice la fonte - gli uomini armati hanno intimato con gli altoparlanti agli abitanti di uscire dalle case e di riaprire i loro esercizi. Ma in pochi lo hanno fatto, per paura''. La vicenda sta avendo una forte ripercussione sulla politica nazionale, e l'opposizione yemenita è tornata ad accusare Saleh di usare lo spauracchio di Al Qaeda per giustificare la repressione delle proteste di piazza, e di aver deliberatamente “ceduto la città a gruppi armati” per questo fine dopo averli “formati e armati”, come afferma in un comunicato Forum Comune, il gruppo parlamentare che riunisce l'opposizione.

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