Sabato 11 giugno Papa Benedetto XVI riceverà in udienza più di 1500 Rom Sinti, Manuches, Kale, Yenish e Travellers da 20 paesi d’Europa, dall’Italia e da molti “campi” di Roma.
Volontariatoggi - L'evento avrà luogo nella ricorrenza del 75° anniversario del martirio e dei 150 anni dalla nascita del beato Zeffirino (Ceferino) Giménez Malla (1861-1936), gitano martire della fede di origine spagnola. L’evento è stato realizzato dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, dalla Comunità di Sant’Egidio, dalla Fondazione “Migrantes” della Conferenza Episcopale Italiana, e dalla Diocesi di Roma. Questi i precedenti: Paolo VI incontrò i Rom a Pomezia nel 1965 e li accolse nel 1975 a Castel Gandolfo; Giovanni Paolo II incontrò più volte varie delegazioni e proclamò Beato il gitano Zeffirino nel 1997. Durante il Grande Giubileo del 2000, poi, il Papa chiese perdono al Signore anche per i peccati commessi nei confronti degli Zingari dai figli della Chiesa. Tra le testimonianze vi sarà quella di Ceija Stojka, romnì austriaca deportata a 9 anni prima ad Auschwitz, poi a Ravensbrück e a Bergen-Belsen. La sua famiglia contava più di 200 persone e solo 6 sopravvissero alla guerra e allo sterminio.
Volontariatoggi - L'evento avrà luogo nella ricorrenza del 75° anniversario del martirio e dei 150 anni dalla nascita del beato Zeffirino (Ceferino) Giménez Malla (1861-1936), gitano martire della fede di origine spagnola. L’evento è stato realizzato dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, dalla Comunità di Sant’Egidio, dalla Fondazione “Migrantes” della Conferenza Episcopale Italiana, e dalla Diocesi di Roma. Questi i precedenti: Paolo VI incontrò i Rom a Pomezia nel 1965 e li accolse nel 1975 a Castel Gandolfo; Giovanni Paolo II incontrò più volte varie delegazioni e proclamò Beato il gitano Zeffirino nel 1997. Durante il Grande Giubileo del 2000, poi, il Papa chiese perdono al Signore anche per i peccati commessi nei confronti degli Zingari dai figli della Chiesa. Tra le testimonianze vi sarà quella di Ceija Stojka, romnì austriaca deportata a 9 anni prima ad Auschwitz, poi a Ravensbrück e a Bergen-Belsen. La sua famiglia contava più di 200 persone e solo 6 sopravvissero alla guerra e allo sterminio.
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