Dunque è ufficiale: la Corte Costituzionale ha dato il via libera al nuovo quesito sul nucleare così come riformulato dalla Cassazione dopo le modifiche introdotte dalla legge 'omnibus'
GreenReport - Una buona notizia, perché ora, dopo le assurdità e le manovre furbesche del governo, saranno finalmente i cittadini ad esprimersi, dopo di che si faranno i conti con i numeri e gli esiti. La decisione della Corte è stata presa unanimemente dai giudici dopo aver ascoltato stamane i legali delle parti in camera di consiglio. Le motivazioni della decisione, scritte dal giudice Giuseppe Tesauro, saranno depositate in giornata. Ed ecco i priumi commenti: «La Consulta, confermando la decisione della Cassazione sul quesito nucleare, ha messo fine ai tentativi del Governo e in Parlamento che avevano il solo scopo di eludere le garanzie costituzionali a tutela del referendum, quale tipico mezzo per esercitare la sovranità popolare. Dinanzi a questo tentativo la Corte Costituzionale ha detto no, ora votiamo SI'» dice il presidente del Wwf Italia, Stefano Leoni. L'associazione ambientalista esprime così la propria soddisfazione per la decisione della Corte costituzionale che consentirà finalmente agli italiani di pronunciarsi sul rilancio del nucleare in Italia.
«A poche ore dall'apertura dei seggi - dichiara il Presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli - è tato fermato l'ultimo tentativo del governo di sabotare il referendum sul nucleare. Ora tutti noi dobbiamo utilizzare queste ore per realizzare una straordinaria mobilitazione di popolo a sostegno dei referendum. Ribadiamo come Verdi che questi non possono e non devono essere un referendum su Silvio Berlusconi. I referendum riguardano il futuro e la vita degli italiani a prescindere dal loro orientamento politico. Per questo chiedo uno sforzo a tutti i leader del centrosinistra affinché non ci sia una politicizzazione».
«I referendum stanno contribuendo ad un forte cambiamento che migliorerà la nostra società - conclude Bonelli -. Per questo il 12 e il 13 giugno chiedo a tutti i cittadini di andare a votare e di farlo entro le 12.00 di domenica per dare un forte segnale per il raggiungimento del quorum».
«La decisione unanime della Corte Costituzionale sulla ammissibilità del quesito referendario riformulato dalla Cassazione - è il commento di Fabrizio Vigni, presidente nazionale Ecologisti Democratici - affossa definitivamente i trucchi del governo per evitare il pronunciamento popolare. Ora finalmente non ci sono più dubbi: gli italiani hanno nelle loro mani, il 12 e il 13 giugno, la possibilità di fermare il nucleare e di costruire un futuro fatto di fonti rinnovabili, efficienza energetica, innovazione tecnologica, seguendo l'esempio della Germania».
Per il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo «Quale che sia l'esito del referendum», gli eventi come l'incidente di Fukushima «ci impongono di ripensare la scelta strategica del Paese. Occorre spingere - spiega il ministro - su efficienza e risparmio, oltre che sulle rinnovabili».
GreenReport - Una buona notizia, perché ora, dopo le assurdità e le manovre furbesche del governo, saranno finalmente i cittadini ad esprimersi, dopo di che si faranno i conti con i numeri e gli esiti. La decisione della Corte è stata presa unanimemente dai giudici dopo aver ascoltato stamane i legali delle parti in camera di consiglio. Le motivazioni della decisione, scritte dal giudice Giuseppe Tesauro, saranno depositate in giornata. Ed ecco i priumi commenti: «La Consulta, confermando la decisione della Cassazione sul quesito nucleare, ha messo fine ai tentativi del Governo e in Parlamento che avevano il solo scopo di eludere le garanzie costituzionali a tutela del referendum, quale tipico mezzo per esercitare la sovranità popolare. Dinanzi a questo tentativo la Corte Costituzionale ha detto no, ora votiamo SI'» dice il presidente del Wwf Italia, Stefano Leoni. L'associazione ambientalista esprime così la propria soddisfazione per la decisione della Corte costituzionale che consentirà finalmente agli italiani di pronunciarsi sul rilancio del nucleare in Italia.
«A poche ore dall'apertura dei seggi - dichiara il Presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli - è tato fermato l'ultimo tentativo del governo di sabotare il referendum sul nucleare. Ora tutti noi dobbiamo utilizzare queste ore per realizzare una straordinaria mobilitazione di popolo a sostegno dei referendum. Ribadiamo come Verdi che questi non possono e non devono essere un referendum su Silvio Berlusconi. I referendum riguardano il futuro e la vita degli italiani a prescindere dal loro orientamento politico. Per questo chiedo uno sforzo a tutti i leader del centrosinistra affinché non ci sia una politicizzazione».
«I referendum stanno contribuendo ad un forte cambiamento che migliorerà la nostra società - conclude Bonelli -. Per questo il 12 e il 13 giugno chiedo a tutti i cittadini di andare a votare e di farlo entro le 12.00 di domenica per dare un forte segnale per il raggiungimento del quorum».
«La decisione unanime della Corte Costituzionale sulla ammissibilità del quesito referendario riformulato dalla Cassazione - è il commento di Fabrizio Vigni, presidente nazionale Ecologisti Democratici - affossa definitivamente i trucchi del governo per evitare il pronunciamento popolare. Ora finalmente non ci sono più dubbi: gli italiani hanno nelle loro mani, il 12 e il 13 giugno, la possibilità di fermare il nucleare e di costruire un futuro fatto di fonti rinnovabili, efficienza energetica, innovazione tecnologica, seguendo l'esempio della Germania».
Per il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo «Quale che sia l'esito del referendum», gli eventi come l'incidente di Fukushima «ci impongono di ripensare la scelta strategica del Paese. Occorre spingere - spiega il ministro - su efficienza e risparmio, oltre che sulle rinnovabili».
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