giovedì, giugno 30, 2011
Poniamo alcune domande relative ai tagli alla politica previsti dalla manovra economica all’onorevole Antonio Borghesi, esponente dell’Italia dei Valori. L’onorevole aveva già sollevato l’argomento l’anno scorso, argomento ripreso recentemente da una nota trasmissione televisiva in cui viene evidenziato che, salvo una netta minoranza di parlamentari contrari, la “Casta” continua a tenersi su posizioni lontane anni luce dalla vita reale.

di Sagida Syed

Onorevole Borghesi, in questi giorni si parla di riduzione dei costi della politica. Chi segue la sua attività sa che lei aveva già proposto un progetto di legge nel 2010 per l’abolizione degli assegni vitalizi ai parlamentari, ai senatori e ai consiglieri regionali. Cosa pensa della proposta del PDL che verrà presentata in aula il 5 luglio per l’abolizione dei vitalizi a partire dalla prossima legislatura?

Nel comma 1 della proposta PDL si fa l’affermazione e nel comma 2 si specifica che si applicherà soltanto a chi sarà eletto prossimamente. Una soluzione di questo tipo significa che per almeno 20 anni i contribuenti italiani dovranno pagare 250 milioni di euro all’anno per sostenere i vitalizi degli ex parlamentari, di quelli che termineranno l’attività parlamentare in futuro e di quelli che ne hanno già maturato il diritto. Il mio intendimento era invece di abbattere realmente alcuni costi che gravano sullo Stato e la settimana prossima riproporrò alla Camera una norma che abbia effetto anche per gli ex parlamentari.


La proposta di abolire i vitalizi ottenne 22 voti favorevoli e 498 contrari. Come si giustifica secondo lei questa enorme differenza di retribuzione della classe politica rispetto alle cifre guadagnate mediamente dai cittadini che, per ottenere una pensione di 1000 euro, devono versare 40 anni di contributi?

E’ la differenza tra la politica e la realtà. Chi vive in mezzo alla gente sa che non c’è cittadino che non parli di questo privilegio della “casta” come di una condizione assurda rispetto al mondo reale.


Tremonti ha annunciato recentemente consistenti tagli alla politica ma lei, sul suo sito, li ha descritti come ‘specchietto per le allodole’. Quali sono i punti maggiormente criticabili di questo disegno di legge?

Nella norma all’esame in questi giorni pare che non ci saranno neppure più quei punti che erano assolutamente auspicabili. Per fare un esempio pratico, noi abbiamo chiesto l’abbinamento dei referendum con la tornata elettorale delle amministrative ma la proposta fu respinta. Si tratta di un costo a carico dei cittadini di circa 300 milioni di euro. Ora dicono che si dovrà sempre fare l’election day in un unico giorno. Bene, siamo d’accordo. E poi rimane sempre il fatto che il vitalizio verrà tolto solo a partire dai prossimi eletti. E la questione delle auto blu? Immaginarsi di tagliare i costi riducendo la cilindrata massima dell’automobile di servizio non è il modo di tagliare i costi della politica.


In Inghilterra nel 2010 c’è stato lo scandalo delle spese gonfiate da alcuni parlamentari. Per poche migliaia di sterline, e in qualche caso di centinaia di sterline, alcuni parlamentari hanno dovuto dimettersi. Quali sono le nazioni che in fatto di costi della politica e di trasparenza possono insegnarci qualcosa?

Sono molti i paesi nei quali c’è un grande rigore su questi temi e soprattutto grande trasparenza, sia nell’Unione Europea che, soprattutto, negli Stati Uniti. Un esempio eclatante lo ha fornito proprio la Gran Bretagna, dove i colpevoli si sono dimessi e hanno restituito le somme ricevute in modo indebito e, in due casi, sono stati condannati al carcere con l’aggravante di essere rappresentanti del popolo.


A proposito di pensioni per i comuni mortali, qual è la posizione dell’Italia dei Valori sull’innalzamento dell’età di pensionamento per uomini e donne?

Il Governo farà cassa con l’aumento dell’età pensionabile delle donne. Sicuramente, in astratto, è vero che c’è stato l’aumento della vita media e quindi sarebbe giusto porre mano anche all’aumento dell’età pensionabile. Però vorrei considerare che nel nostro paese il supporto che hanno le donne, soprattutto nella fase della loro vita in cui si occupano dei figli e della loro educazione, spesso rinunciando a prospettive di carriera, è molto scarso. Quelle che lavorano si trovano a fare un doppio lavoro e quindi vanno assimilate ai lavori usuranti. Per i lavori usuranti c’è la deroga con un pensionamento anticipato rispetto agli altri lavori e ciò è giusto. Bisognerebbe comunque utilizzare questi risparmi per creare delle strutture di supporto alle donne impegnate a svolgere la funzione materna attraverso asili nido, baby sitter e il lavoro part-time. L’Italia dei Valori sostiene che il part-time per le lavoratrici che lo richiedono non dovrebbe essere facoltativo bensì obbligatorio per i datori di lavoro.


Parliamo un momento del referendum di cui il nostro giornale si è ampiamente occupato. Qual è, secondo lei, il futuro piano energetico in Italia dopo il ‘no’ al nucleare?

Gli italiani hanno risposto con chiarezza che non vogliono l’atomo nel piano energetico e quindi va rivisitata la modalità delle fonti energetiche. E’ evidente che i principali sostituti dell’atomo sono le fonti di energia alternativa come il solare e il fotovoltaico, una strada che non è stata percorsa abbastanza a differenza di altri paesi come la Germania. Bisognerà investire di più sulla ricerca e sulla tecnologia anche perché può produrre nuovi posti di lavoro e può aiutarci a creare un piano energetico equilibrato.


Berlusconi ha passato la verifica di Governo la settimana scorsa e dunque la maggioranza sembra tenere nonostante i malcontenti di una parte della base leghista. Quali sono le sue previsioni per i prossimi mesi di legislatura?

Se dovessimo giudicare dalla legge comunitaria che stiamo votando in questi giorni, le tensioni all’interno della maggioranza sono elevatissime su molti aspetti importanti. La tensione è palpabile tra PDL e Lega. Credo che riusciranno a comporre le loro divergenze per una questione di potere. Temo altresì che ciò sia dannoso per gli italiani perché non abbiamo un Governo che possa lavorare per il paese in termini di sviluppo e crescita economica.


In una recente trasmissione di Report, Milena Gabanelli, parlando dell’Inghilterra, diceva che gli inglesi guardano all’Italia come “modello negativo da non imitare”. On. Borghesi, come viene visto il ‘sistema Italia’ dall’Europa?

Nella mia carriera di professore e ricercatore universitario, e parlamentare da 5 anni, ho avuto tante occasione di rapporti con l’estero e ho constatato che il nostro paese ha una credibilità bassa: se il capo non si comporta bene anche tutto il paese viene considerato di conseguenza. Ci vorranno molti anni per riconquistare la credibilità a livello internazionale. Una prova concreta è lo scarsissimo peso che l’Italia ha oggi nella UE, nella Nato e negli altre realtà associative di cui facciamo parte.

Sono presenti 4 commenti

Anonimo ha detto...

-Abolire i vitalizi solo a partire dagli eletti della prossima legislatura?
Però bloccare gli scatti degli stipendi e posticipare l'età pensionabile a partire da subito??
-Ha ragione Borghesi (ed è una vergogna che abbia avuto solo 22 voti lo scorso anno): DA SUBITO, e anche tutti gli altri vitalizi, non solo quelli dei parlamentari, e anche tutte le doppie pensioni, e anche tutti i doppi incarichi.

Anonimo ha detto...

sono anni che si parla di ridurre i privilegi della casta ma non ci si riesce. e' una sorta di associazione a delinquere che si protegge a discapito di tutti gli italiani che pagano il conto. ma poi non sono solo gli stipendi o doppi incarichi, ma andate a vedere la lista infinita dei privilegi che ogni tanto qualche giornale pubblica ... Poi vogliamo parlare degli altri privilegiati ? persino il barbiere della Camera guadagna più di un professore universitario e trasferisce il suo lavoro al discendente e i dipendenti banca d'italia per esempio con le loro 17 mensilità annue e con il regime pensionistico d'oro ? e i dipendenti delle varie autority che si grattano la pancia e prendono stipendi da favola ed ancora con gli intoccabili notai ? potrei continuare ma sono troppo arrabbiato e quindi vi saluto convinto che continueranno a prenderci per il c.

Anonimo ha detto...

questo parla poi è il primo a fare la vita senza preoccupazioni tanto sono altri i disoccupati

Anonimo ha detto...

vergogna dimettetevi tutti

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