Sono più di 5000 i civili siriani che hanno varcato il confine con la Turchia dove sono adesso ospitati in alcune tendopoli, ma altre centinaia di persone sono a ridosso della frontiera in attesa di passare.
Agenzia Misna - Lo riferisce oggi il quotidiano turco ‘Hurriyet’ riportando testimonianze di persone costrette alla fuga a causa degli scontri fra forze di sicurezza e gruppi anti-governativi in particolare a Jisr Al Shoughour, cittadina del governatorato di Idlib, il cui controllo sarebbe stato ripreso ieri dai soldati siriani. Cosa sia veramente accaduto a Jisr Al Shoughour non è chiaro anche a causa della difficoltà a raggiungere fonti veramente indipendenti. Secondo il governo di Damasco, in notizie riferite dall’agenzia di stampa ‘Sana’, l’intervento dell’esercito è servito a “mettere fine ai crimini di terroristi ai danni dei cittadini”. La televisione di Stato siriana ha anche trasmesso la presunta testimonianza di un “terrorista” che ha detto di aver ucciso soldati e civili e di aver commesso violenze.
Fonti vicine all’opposizione ricostruiscono i fatti diversamente, accusando Damasco di aver ordinato l’esecuzione dei soldati che avevano rifiutato di aprire il fuoco su manifestanti anti-governativi e di aver armato milizie civili facendo leva sulle divisioni religiose ed etniche del paese.
Alcuni testimoni sentiti nei campi profughi turchi da ‘Hurriyet’ accusano le forze di sicurezza di aver ucciso numerose persone in maniera indiscriminata e di essere stati costretti ad abbandonare i rispettivi villaggi in seguito ad incursioni dell’esercito.
Dopo aver mantenuto il suo sostegno a Damasco, la scorsa settimana, il primo ministro turco Tayyip Erdogan ha inviato chiari avvertimenti al presidente siriano Bashar Al Assad, chiedendo chiare e concrete aperture democratiche e facendo intendere che di fronte a una risoluzione delle Nazioni Unite contro la Siria Ankara non si opporrebbe.
Agenzia Misna - Lo riferisce oggi il quotidiano turco ‘Hurriyet’ riportando testimonianze di persone costrette alla fuga a causa degli scontri fra forze di sicurezza e gruppi anti-governativi in particolare a Jisr Al Shoughour, cittadina del governatorato di Idlib, il cui controllo sarebbe stato ripreso ieri dai soldati siriani. Cosa sia veramente accaduto a Jisr Al Shoughour non è chiaro anche a causa della difficoltà a raggiungere fonti veramente indipendenti. Secondo il governo di Damasco, in notizie riferite dall’agenzia di stampa ‘Sana’, l’intervento dell’esercito è servito a “mettere fine ai crimini di terroristi ai danni dei cittadini”. La televisione di Stato siriana ha anche trasmesso la presunta testimonianza di un “terrorista” che ha detto di aver ucciso soldati e civili e di aver commesso violenze.
Fonti vicine all’opposizione ricostruiscono i fatti diversamente, accusando Damasco di aver ordinato l’esecuzione dei soldati che avevano rifiutato di aprire il fuoco su manifestanti anti-governativi e di aver armato milizie civili facendo leva sulle divisioni religiose ed etniche del paese.
Alcuni testimoni sentiti nei campi profughi turchi da ‘Hurriyet’ accusano le forze di sicurezza di aver ucciso numerose persone in maniera indiscriminata e di essere stati costretti ad abbandonare i rispettivi villaggi in seguito ad incursioni dell’esercito.
Dopo aver mantenuto il suo sostegno a Damasco, la scorsa settimana, il primo ministro turco Tayyip Erdogan ha inviato chiari avvertimenti al presidente siriano Bashar Al Assad, chiedendo chiare e concrete aperture democratiche e facendo intendere che di fronte a una risoluzione delle Nazioni Unite contro la Siria Ankara non si opporrebbe.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.