I privilegi della classe politica potrebbero avere le ore contate: ieri il Corriere della sera e La Stampa on-line hanno anticipato il disegno di legge che inciderà pesantemente su costi e sprechi della politica e che verrà presentato giovedì 30 giugno.
di Federica Scorpo
In un momento di crisi e di poca credibilità nei confronti della politica e dei suoi esponenti, lo scopo è prima di tutto ridare “sobrietà” e credibilità alla politica stessa, come lo stesso Presidente della Repubblica Napolitano ha più volte ribadito.
Il Ministro dell’economia Tremonti è deciso a portare avanti la lotta contro gli scandalosi costi della politica, non solo dunque per i soldi quanto per rendere credibile l’azione del governo sul piano del risanamento finanziario. Così che nessuno dei nostri politici possa vivere sulle spalle dello Stato e dei cittadini. Privilegi che appunto potrebbero essere adesso in pericolo. Il disegno si avvale di sette articoli: il primo riguarda i compensi pubblici (come gli stipendi), dalle prossime elezioni o dalle prossime nomine infatti, (compresi quindi quelli dei deputati e delle cariche elettive locali, regionali, provinciali e comunali), rientreranno nella media europea.A seguire l’articolo sulle “auto blu” che non potranno superare 1.600 di cilindrata, e sugli “aerei blu” che saranno riservati esclusivamente al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio e ai Presidenti delle Camere. Il quarto articolo tratta invece dei “Benefit e vitalizzi” in cui, escluso il Presidente della Repubblica, allo scadere dell’incarico politico cesserranno tutti i benefici come pensioni, vitalizzi, auto etc. Infine, i tagli alle dotazioni di Camera, Senato, presidenza del Consiglio, oltre che ai partiti politici.
Il disegno di legge “anti-privilegi” dovrà prima essere approvato ma non si può non porre l’accento sul coraggio del Ministro Tremonti nel presentarlo e nel perseguire una battaglia che sembrerebbe una causa persa in partenza. Molti politici potrebbero infatti non gradire e non accettare la proposta, così la battaglia contro gli scandalosi privilegi della classe politica potrebbe essere solo all’inizio.
di Federica Scorpo
In un momento di crisi e di poca credibilità nei confronti della politica e dei suoi esponenti, lo scopo è prima di tutto ridare “sobrietà” e credibilità alla politica stessa, come lo stesso Presidente della Repubblica Napolitano ha più volte ribadito.
Il Ministro dell’economia Tremonti è deciso a portare avanti la lotta contro gli scandalosi costi della politica, non solo dunque per i soldi quanto per rendere credibile l’azione del governo sul piano del risanamento finanziario. Così che nessuno dei nostri politici possa vivere sulle spalle dello Stato e dei cittadini. Privilegi che appunto potrebbero essere adesso in pericolo. Il disegno si avvale di sette articoli: il primo riguarda i compensi pubblici (come gli stipendi), dalle prossime elezioni o dalle prossime nomine infatti, (compresi quindi quelli dei deputati e delle cariche elettive locali, regionali, provinciali e comunali), rientreranno nella media europea.A seguire l’articolo sulle “auto blu” che non potranno superare 1.600 di cilindrata, e sugli “aerei blu” che saranno riservati esclusivamente al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio e ai Presidenti delle Camere. Il quarto articolo tratta invece dei “Benefit e vitalizzi” in cui, escluso il Presidente della Repubblica, allo scadere dell’incarico politico cesserranno tutti i benefici come pensioni, vitalizzi, auto etc. Infine, i tagli alle dotazioni di Camera, Senato, presidenza del Consiglio, oltre che ai partiti politici.
Il disegno di legge “anti-privilegi” dovrà prima essere approvato ma non si può non porre l’accento sul coraggio del Ministro Tremonti nel presentarlo e nel perseguire una battaglia che sembrerebbe una causa persa in partenza. Molti politici potrebbero infatti non gradire e non accettare la proposta, così la battaglia contro gli scandalosi privilegi della classe politica potrebbe essere solo all’inizio.
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