Cesio nelle urine dei bambini di Fukushima City. 113 famiglie saranno sgomberate da Data
GreenReport - La Tepco sta scaricando sui suoi lavoratori le colpe dei continui incidenti che costellano i disperati tentativi di mettere sotto controllo la situazione nella centrale di Fukushima Daiichi, mas farebbe bene a trattare meglio i suoi "liquidatori" inviati nell'inferno nucleare: nuovi test hanno rivelato che un altro di loro è stato esposto a dosi di radiazioni superiori a 100 millisievert. Prima del disastro nucleare di marzo 100 millisievert era l'esposizione alle radiazioni massima consentita in una situazione di emergenza nucleare, poi il governo l'ha più che raddoppiata. La Tepco ha presentato un rapporto al ministero della salute dove dice di aver controllato il livello di radiazioni per circa la metà delle 4.300 che hanno iniziato a lavorare da aprila a Fukushima Daiichi e sottolinea che «Nessuno degli operai è stato esposto a dosi superiori al limite legale di 250 millisievert fissato dal governo per le situazioni di emergenza». Ma uno "liquidatore" risulta esposto a 111 millisievert, mentre altri 9 persone sono state esposta a radiazioni tra i 50 ei 100 millisievert. Il ministero della salute ha ordinato alla Tepco di effettuare tempestivamente i test sull'altra metà dei lavoratori «E riferire in merito entro il 13 luglio. La Tepco ha ancora molto lavoro da fare: ha quasi finito di controllare solo le persone che lavoravano a Fukushima Daiichi a marzo. 3 di loro sono stati esposti a livelli superiori ai 250 millisievert e per 4 si sospetta che abbiano addirittura superato il limite.
Ma il fallout nucleare non si ferma certo all'area della centrale ed ai suoi immediati e blindati dintorni.
Oggi a 113 famiglie della città di Data, a circa 50 km a nord-ovest dalla centrale nucleare, nella prefettura di Fukushima, sono state inviate comunicazioni scritte dove si chiede loro di abbandonare le abitazioni. Il 30 giugno il governo giapponese aveva designato le aree dove vivono le 113 famiglie come hotspot radioattivi, pur essendo al di fuori della zona di evacuazioni dell'incidente nucleare di Fukushima Daiichi. Si prevede che le radiazione cumulativa raggiungano gli standard governativi di 20 millisievert all'anno in aree comprese in 4 distretti nella zona i Ryozenmachi (nella foto). Le 113 famiglie dovranno dare la disponibilità ad essere evacuate entro l'8 luglio. L'amministrazione cittadina di Data ha detto che fornirà loro assistenza per trovare alloggi in affitto e che sono già disponibili 40 appartamenti
Il Fukushima network for saving children from radiation ha denunciato oggi la presenza di sostanze radioattive nelle urine di 10 bambini delle elementari della prefettura di Fukushima, L'indagine è stata svolta nel capoluogo Fukushima City e i campioni sono stati analizzati da un istituto di ricerca francese, . Secondo quanto rivelato ieri a Tokyo in una conferenza stampa dall'organizzazione di cittadini giapponesi, «Cesio radioattivo è stato trovato un tutti i campioni e uno, quello di una bambina di 8 anni, conteneva 1,13 bequerel/litro di cesio-134». I bambini, che vivono a 60 km dalla centraler nucleare danneggiata, soffrono di esposizione interna alle radiazioni . Il Fukushima network for saving children from radiation ha chiesto l governo nazionale e a quello della prefettura di «Verificare subito i bambini di Fukushima per tale esposizione» Ma la Radiation research foundation giapponese ha risposto che «Non ci sono problemi di salute dovuti ai livelli di radiazione che sono stati segnalati. La gente non dovrebbe essere eccessivamente preoccupata».
Chissà cosa ne pensano i genitori degli scolari di Fukushima?
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