Detriti e residui dei decennali lanci spaziali hanno portato a disperdere veri e propri rifiuti nell'orbita del nostro pianeta che ora devono essere in qualche modo smaltiti. Una ricerca dell'Università di Bologna potrebbe fornire la soluzione.
di Irene Poli
Bologna - Può sembrare strano, ma è vero: così come la nostra bella Napoli soffre da tempo del problema rifiuti e smaltimento, altrettanto vale per la nostra atmosfera, vittima delle ripetute missioni e dei lanci spaziali, e piena quindi di rifiuti che gravitano nell'orbita terrestre. Una soluzione a questo singolare problema è in corso di definizione presso l'Università di Bologna, che si sta occupando della creazione di uno spray speciale, ancora però in fase di sperimentazione. Sarà mandato in orbita con una sonda dell'Esa nel marzo 2012 e sotto forma di schiuma sarà spruzzato sui detriti. La particolarità della sostanza sta nella sua capacità di espandersi fino a 10 volte e di indurirsi, potendo così trascinare i detriti fuori dalla nostra orbita oppure farli precipitare, per il peso e l'attrazione gravitazionale, verso terra (dove arriveranno naturalmente consumati e annichiliti dall'atmosfera terrestre). Un modo estremamente sofisticato per spazzare la polvere sotto il tappeto, si potrebbe dire.
Ad alzare lo sguardo al cielo risulta difficile credere che quell'azzurro, oltre ad essere contaminato dall'inquinamento che produciamo a terra, sia anche invaso da rifiuti, con in più l'impossibilità di smaltirli e la necessità di trovare il modo di occultarli e metterli da parte, per evitare anche che possano diventare pericolosi. Chissà che tra qualche secolo ad entrare in collisione con il nostro pianeta non siano più dei corpi celesti ma qualche pezzo di nave spaziale, ormai pezzo d'antiquariato, opportunamente avvolto nella schiuma solidificata e di ritorno da un viaggio alla deriva nell'universo...
Per il momento, tuttavia, resta prioritario il problema di liberare l'orbita della Terra e c'è da essere orgogliosi che la soluzione a un problema di tale portata venga - come già in molte altre occasioni - da un'università italiana. Un primato che diventa sinonimo di eccellenza.
di Irene Poli
Bologna - Può sembrare strano, ma è vero: così come la nostra bella Napoli soffre da tempo del problema rifiuti e smaltimento, altrettanto vale per la nostra atmosfera, vittima delle ripetute missioni e dei lanci spaziali, e piena quindi di rifiuti che gravitano nell'orbita terrestre. Una soluzione a questo singolare problema è in corso di definizione presso l'Università di Bologna, che si sta occupando della creazione di uno spray speciale, ancora però in fase di sperimentazione. Sarà mandato in orbita con una sonda dell'Esa nel marzo 2012 e sotto forma di schiuma sarà spruzzato sui detriti. La particolarità della sostanza sta nella sua capacità di espandersi fino a 10 volte e di indurirsi, potendo così trascinare i detriti fuori dalla nostra orbita oppure farli precipitare, per il peso e l'attrazione gravitazionale, verso terra (dove arriveranno naturalmente consumati e annichiliti dall'atmosfera terrestre). Un modo estremamente sofisticato per spazzare la polvere sotto il tappeto, si potrebbe dire.
Ad alzare lo sguardo al cielo risulta difficile credere che quell'azzurro, oltre ad essere contaminato dall'inquinamento che produciamo a terra, sia anche invaso da rifiuti, con in più l'impossibilità di smaltirli e la necessità di trovare il modo di occultarli e metterli da parte, per evitare anche che possano diventare pericolosi. Chissà che tra qualche secolo ad entrare in collisione con il nostro pianeta non siano più dei corpi celesti ma qualche pezzo di nave spaziale, ormai pezzo d'antiquariato, opportunamente avvolto nella schiuma solidificata e di ritorno da un viaggio alla deriva nell'universo...
Per il momento, tuttavia, resta prioritario il problema di liberare l'orbita della Terra e c'è da essere orgogliosi che la soluzione a un problema di tale portata venga - come già in molte altre occasioni - da un'università italiana. Un primato che diventa sinonimo di eccellenza.
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È presente 1 commento
Ciao a tutti sono uno dei ragazzi che partecipa all'esperimento. Ecco il nostro blog!
http://redemptionteam.blogspot.com/
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