Da ieri i ribelli del Consiglio nazionale di transizione (Cnt) sono considerati l’autorità governativa legittima della Libia: è la principale conclusione alla quale è giunto il ‘Gruppo di contatto internazionale sulla Libia’ al termine della sua riunione di Istanbul.
Agenzia Misna - Il documento diffuso dal capoluogo turco precisa che “in quanto autorità legittima, il Cnt potrà usufruire di fondi congelati che appartengono allo Stato libico”. Concretamente i partecipanti alla riunione chiedono ai paesi in possesso di fondi del colonnello Muammar Gheddafi congelati da febbraio – una delle sanzioni economiche decise dal Consiglio di sicurezza – di sbloccarne tra il 10 e il 20% per aprire linee di credito a favore della ribellione con sede a Bengasi.
Ai rappresentanti del Cnt, il ‘gruppo di contatto’ ha chiesto di adoperarsi per istituire in tempi brevi un governo di transizione incaricato di “procedere a un trasferimento dei poteri con la vecchia amministrazione in modo graduale e pacifico”, auspicando “il massimo sostegno popolare” prosegue il comunicato diffuso a Istanbul.
Inoltre il gruppo di contatto, costituito da oltre 30 governi e organizzazioni internazionali e regionali, ha nuovamente invitato il rais a lasciare il potere in base a scadenze che verranno annunciate pubblicamente.
Intanto dal fronte di guerra giungono notizie di nuovi scontri in Cirenaica dove i ribelli sono impegnati in un’avanzata verso il porto petrolifero di Brega, ancora in mano alle forze di Gheddafi. Il Cnt sostiene di aver perso tre uomini nei combattimenti odierni mentre 73 di loro sono stati feriti. Nel frattempo la coalizione internazionale della Nato ha colpito con i suoi ordigni un comando dell’esercito libico e veicoli militari proprio nei pressi di Brega.
Agenzia Misna - Il documento diffuso dal capoluogo turco precisa che “in quanto autorità legittima, il Cnt potrà usufruire di fondi congelati che appartengono allo Stato libico”. Concretamente i partecipanti alla riunione chiedono ai paesi in possesso di fondi del colonnello Muammar Gheddafi congelati da febbraio – una delle sanzioni economiche decise dal Consiglio di sicurezza – di sbloccarne tra il 10 e il 20% per aprire linee di credito a favore della ribellione con sede a Bengasi.
Ai rappresentanti del Cnt, il ‘gruppo di contatto’ ha chiesto di adoperarsi per istituire in tempi brevi un governo di transizione incaricato di “procedere a un trasferimento dei poteri con la vecchia amministrazione in modo graduale e pacifico”, auspicando “il massimo sostegno popolare” prosegue il comunicato diffuso a Istanbul.
Inoltre il gruppo di contatto, costituito da oltre 30 governi e organizzazioni internazionali e regionali, ha nuovamente invitato il rais a lasciare il potere in base a scadenze che verranno annunciate pubblicamente.
Intanto dal fronte di guerra giungono notizie di nuovi scontri in Cirenaica dove i ribelli sono impegnati in un’avanzata verso il porto petrolifero di Brega, ancora in mano alle forze di Gheddafi. Il Cnt sostiene di aver perso tre uomini nei combattimenti odierni mentre 73 di loro sono stati feriti. Nel frattempo la coalizione internazionale della Nato ha colpito con i suoi ordigni un comando dell’esercito libico e veicoli militari proprio nei pressi di Brega.
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