mercoledì, luglio 06, 2011
Tra gli indignados d’Europa non potevano mancare quelli palermitani, e più in generale i giovani siciliani, figli di una terra che di precariato, disoccupazione, clientelismo e familiarismo politico ne sa qualcosa, forse troppo. Così un gruppo di giovani palermitani dice basta: “I giovani siciliani si sono rotti. Col nostro futuro non ci mangia più nessuno”. Da cui il simbolo e il nome di ‘Forchette Rotte’…

di Federica Scorpo

I giovani indignati siciliani hanno spedito gli inviti per un appuntamento del 25 giugno, giorno in cui avrebbero fatto sentire la loro voce scendendo in piazza. Ma chi hanno invitato? Oltre un migliaio di buste chiuse sono state consegnate a politici, amministratori comunali, industriali, rappresentanti degli ordini professionali, sindacalisti, docenti e amministratori universitari siciliani. Il mittente era anonimo e le buste contenevano semplicemente delle forchette di plastica spezzate… Alle lettere hanno fatto seguito 90 email inviate a 90 deputati regionali della Sicilia. I giovani siciliani dicono basta alle pensioni anticipate, di cui si è abusato in questa terra, e chiedono l’immediata cancellazione della legge in questione; basta al modello universitario fondato sul baronato; basta al clientelismo tipico dei sicilianoi; basta rubare (o spezzare) il futuro ai giovani!
Il movimento è cresciuto di giorno in giorno e l’appuntamento del 25 giugno c’è stato davvero, con la presenza di Giulia Innocenzi di Annozero e Pif delle Iene Show, che hanno condotto il pomeriggio. Resta però un mistero su chi ci sia dietro a questo piccolo noenato movimento: alcuni dicono che è solo una manovra politica (chi del Pdl, chi del centrosinistra), ma altri pensano che siano davvero dei giovani stufi di verdersi rubare il loro futuro.
Dalla pagina Facebook delle “Forchette Rosse” negano che ci sia dietro qualcosa di poco chiaro: “Molti chiedono di sapere se ci sono comitati. No. Le forchette sono dovunque. Le forchette siciliane sono in Sicilia, sono nel resto del Paese, perché costrette ad andare via. Sono in Europa, nel Mondo. Saremo quelli del 25 giugno a Palermo e quelli che ci seguiranno su Internet dal resto del mondo. Chiunque prende una forchetta, la rompe e la consegna a chi si è mangiato il futuro è uno di noi!”.
Una lotta, la loro, tutta a colpi di web, social network e indignazione in piazza: il sito degli indignados palermitani è www.forchetterotte.it. In fondo spezzare forchette non fa male a nessuno e magari chissà… potrebbe anche far cambiare le cose!

È presente 1 commento

Anonimo ha detto...

palermitana con i capelli bianchi, nauseata dai politici tutti, molto molto preoccupata per il futuro, la rabbia sale, l' indignazione aumenta giovani palermitani facciamo di nuovo, i vespri ne siamo capaci.la mia generazione sarà, in prima fila con voi.

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