sabato, luglio 16, 2011
Ma il deputato del Pdl è tranquillo e rassicura: “La verità verrà a galla”

di Chiara Giovanna Bartoli

La Giunta delle autorizzazioni della Camera ha votato a favore della proposta del nuovo relatore Federico Palomba (Idv) per l'arresto di Alfonso Papa, il deputato del Pdl accusato di estorsione e concussione nell'ambito dell'inchiesta P4. La proposta verrà presentata all'aula il 20 luglio. I voti a favore sono stati dieci (tutti dell’opposizione), ma decisivi sono stati anche i tre astenuti
(Luca Paoloni e Fulvio Follegot della Lega e Elio Belcastro di Popolo e territorio). Il Pdl ha invece abbandonato i lavori prima dello scrutinio per protesta: per il relatore Francesco Paolo Sisto si è trattato di “un'indicibile ferita procedurale”.

Pier Luigi Castagnetti, presidente della Giunta delle autorizzazioni, pensa invece che ci fossero tutte le condizioni affinchè la Giunta potesse votare. Fini definisce “ineccepibile” il comportamento di Castagnetti. Anche secondo il Pd il comportamento è stato corretto: “Il regolamento della Camera è molto chiaro: la giunta ha l'obbligo di esprimersi nel termine tassativo di trenta giorni. Oggi scadevano i termini e non era possibile un rinvio”.

Federico Palomba critica la Lega: “Oggi abbiamo scoperto che la Lega non è guidata da Umberto Bossi, che era favorevole all'arresto, ma va al traino di Alfonso Papa. Abbiamo registrato così una doppia spaccatura: nella maggioranza, tra Pdl e Lega, e anche nella stessa Lega che ha deciso di astenersi malgrado l'indicazione di Bossi”. Anche Antonio di Pietro, leader dell'Idv, invita la Lega ad uscire fuori dall'ambiguità e ad assumersi le proprie responsabilità.

“La Lega è stata determinante per far passare la proposta di arresto del deputato Alfonso Papa- afferamano Luca Paolini e Fulvio Follegot, componenti leghisti della Giunta per le autorizzazioni, rispondendo così alle critiche giunte da più fronti – Abbiamo deciso di non votare perché quella presentata non era la relazione ufficiale: c'è stato un errore procedurale, ma questo non cambia il nostro indirizzo di voto”.

Dopo la notizia, Papa si è dichiarato sereno e convinto che “la verità verrà a galla”, e poi con una lettera al capogruppo Chicchitto si è autosospeso dal gruppo parlamentare alla Camera.

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