Paola Villa, presidente Ipsia: “Un’esperienza di grande valore educativo”
Roma – Sono in partenza i primi volontari per i campi estivi all’estero organizzati da Ipsia, la ong delle Acli, impegnata nel settore della cooperazione, educazione allo sviluppo e volontariato internazionale. Venerdì 15 luglio partiranno in 16, destinazione Serbia, Kenya e Brasile. Entro l’8 agosto partiranno tutti gli altri per le restanti destinazioni: Albania, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Mozambico. In totale, 122 volontari provenienti da tutta Italia, Lombardia in testa. Età media 25 anni – il più giovane ne ha 16 – la maggior parte ragazze: 66, contro i 56 maschi.
«E’ un’esperienza di grande valore educativo», afferma Paola Villa, presidente di Ipsia. «I ragazzi che partono hanno l’occasione di conoscere persone e mondi diversi, spesso molto lontani, attraverso un coinvolgimento diretto fatto di relazioni ed emozioni. E’ la possibilità di “affacciarsi ad altri balconi”, come recita un proverbio bosniaco, di crescere e confrontarsi con l’altro. Lo stesso vale per i ragazzi e le persone coinvolte sul posto dai nostri progetti. Alla base della proposta di volontariato internazionale c’è l’idea di un’esperienza di vita comunitaria e di azione volontaria che unisce persone di diversa provenienza, estrazione, cultura e religione. E’ il nostro modo di mettere in moto il cambiamento e costruire un futuro migliore».
Da due settimane a 20 giorni, i giovani volontari saranno impegnati in campi di animazione tradizionale, di animazione sportiva o campi di lavoro in diverse località: Kraljevo (Serbia); Mostar, Orasac, Osatica, Pistaline, Stolac, Sapna (Bosnia Erzegovina); Rubik e Scutari (Albania); Prizren e Gjakova, Klina, Velika Hoca (Kosovo); Salvador de Bahia e Silves in Amazzonia (Brasile); Inhassoro (Mozambico).
Il progetto di volontariato all’estero delle Acli – “Terre e libertà” – nasce nel 1998 per il recupero del trauma nei bambini della Ex Jugoslavia e si è poi ampliato ad altre realtà e altri Paese attraverso nuove modalità di azione. L’animazione rivolta a bambini e ragazzi dagli 8 ai 16 anni rimane l’attività principale e permette di abbattere barriere linguistiche e culturali e condividere momenti di gioco, fantasia e creatività.
I campi di animazione sportiva sono invece realizzati in collaborazione con l’Unione sportiva Acli di Milano e prevedono allenamenti e tornei su discipline come basket, pallavolo, hockey, pallamano e calcio. Il gioco e lo sport diventano la chiave per tramettere valori universali come uguaglianza, lealtà, collaborazione. Infine i campi di condivisione del lavoro: dall’agricoltura con i “sem terra” in Brasile, alla trasformazione dei prodotti alimentari destinati al commercio equo e solidale in Kenya, con la cooperativa “Meru Herbs”.
Roma – Sono in partenza i primi volontari per i campi estivi all’estero organizzati da Ipsia, la ong delle Acli, impegnata nel settore della cooperazione, educazione allo sviluppo e volontariato internazionale. Venerdì 15 luglio partiranno in 16, destinazione Serbia, Kenya e Brasile. Entro l’8 agosto partiranno tutti gli altri per le restanti destinazioni: Albania, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Mozambico. In totale, 122 volontari provenienti da tutta Italia, Lombardia in testa. Età media 25 anni – il più giovane ne ha 16 – la maggior parte ragazze: 66, contro i 56 maschi.
«E’ un’esperienza di grande valore educativo», afferma Paola Villa, presidente di Ipsia. «I ragazzi che partono hanno l’occasione di conoscere persone e mondi diversi, spesso molto lontani, attraverso un coinvolgimento diretto fatto di relazioni ed emozioni. E’ la possibilità di “affacciarsi ad altri balconi”, come recita un proverbio bosniaco, di crescere e confrontarsi con l’altro. Lo stesso vale per i ragazzi e le persone coinvolte sul posto dai nostri progetti. Alla base della proposta di volontariato internazionale c’è l’idea di un’esperienza di vita comunitaria e di azione volontaria che unisce persone di diversa provenienza, estrazione, cultura e religione. E’ il nostro modo di mettere in moto il cambiamento e costruire un futuro migliore».
Da due settimane a 20 giorni, i giovani volontari saranno impegnati in campi di animazione tradizionale, di animazione sportiva o campi di lavoro in diverse località: Kraljevo (Serbia); Mostar, Orasac, Osatica, Pistaline, Stolac, Sapna (Bosnia Erzegovina); Rubik e Scutari (Albania); Prizren e Gjakova, Klina, Velika Hoca (Kosovo); Salvador de Bahia e Silves in Amazzonia (Brasile); Inhassoro (Mozambico).
Il progetto di volontariato all’estero delle Acli – “Terre e libertà” – nasce nel 1998 per il recupero del trauma nei bambini della Ex Jugoslavia e si è poi ampliato ad altre realtà e altri Paese attraverso nuove modalità di azione. L’animazione rivolta a bambini e ragazzi dagli 8 ai 16 anni rimane l’attività principale e permette di abbattere barriere linguistiche e culturali e condividere momenti di gioco, fantasia e creatività.
I campi di animazione sportiva sono invece realizzati in collaborazione con l’Unione sportiva Acli di Milano e prevedono allenamenti e tornei su discipline come basket, pallavolo, hockey, pallamano e calcio. Il gioco e lo sport diventano la chiave per tramettere valori universali come uguaglianza, lealtà, collaborazione. Infine i campi di condivisione del lavoro: dall’agricoltura con i “sem terra” in Brasile, alla trasformazione dei prodotti alimentari destinati al commercio equo e solidale in Kenya, con la cooperativa “Meru Herbs”.
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